Il governo stoppa la cassa Alenia

Il governo stoppa la cassa Alenia Il governo stoppa la cassa Alenia Va avanti la riforma del salario, ma la tensione sale ROMA. I dati dell'Istat sull'occupazione cadono pesantemente nell'agitato fronte dei rapporti tra aziende e lavoratori. «Più delle guerre di parole sull'opportunità di puntare a un patto sociale per affrontare il problema dell'occupazione - ha detto, riferendosi al "no" della Cgil, il direttore generale della Confindustria, Innocenzo Cipolletta - è importante giungere a un accordo per arrivare a soluzioni sulla seconda parte del negoziato del 31 luglio e su altre questioni che si sono aperte nel frattempo, come la gestione del mercato del lavoro e altri punti di crisi». «Noi siamo disponibili al confronto - ha aggiunto Cipolletta e lo abbiamo dimostrato, ma più passa il tempo e più le questioni sul tappeto' crescono determinando l'impressione che un patto sociale sia necessario». A proposito dello sciopero generale il direttore della Confindustria ha detto: «Solo quando sarà effettivamente proclamato si potranno fare commenti, ma chi lo dichiara deve assumersi la responsabilità di revocarlo se vengono meno i presupposti». Intanto il ministro del Lavoro, Cristofori, ha aperto un confronto con Cgil, Cisl e Uil per l'esame di una piattaforma che possa rilanciare «con più vigore ed efficienza il ruolo delle agenzie dell'impiego». E, pur registrando distanze evidenti tra imprenditori e sindacati sul versante della durata dei contratti e del loro contenuto, si è anche andati avariti nella trattativa per la riforma del salario. Ma sul fronte delle aziende cresce la tensione. Ieri i lavoratori della Falck dello stabilimento Concordia di Sesto San Giovanni sono scesi in sciopero contro la decisione dell'azienda di chiudere il forno più moderno dello stabilimento, decisione non comunicata al tavolo delle trattative ma, dicono i sindacati, data per «sostanzialmente presa» da alcune anticipazioni della stampa. La Fiom Lombardia ha invitato l'azienda a riflettere, giudicando «inaccettabile ogni iniziativa che possa creare elementi di pregiudizio al confronto che si svilupperà dal 16 marzo e che dovrà fondarsi su precise scelte di politica industriale, tese a consolidare in modo credibile la presenza produttiva della Falck a Sesto San Giovanni». Intervento del governo invece per la vertenza Alenia. La presidenza del Consiglio ha rivolto all'azienda l'invito, accettato dall'Alenia, di sospendere la cassa integrazione per 3600 dipendenti decisa ieri e ha convocato per martedì i rappresentanti dell'Alenia e dei sindacati. La ripresa del negoziato è spiegata da palazzo Chigi alla luce del decreto legge del 5 marzo che ha definito un pacchetto di misure per l'industria della difesa. La vertenza sugli oltre cinquemila esuberi dell'Alenia era arrivata al calor bianco dopo che l'azienda aveva unilateralmente deciso di far ricorso alla cassa integrazione straordinaria a zero ore appunto per 3600 lavoratori. La situazione ha portato a dure azioni di protesta negli stabilimenti del gruppo: ieri cinquemila dipendenti hanno occupato lo stabilimento di Pomigliano d'Arco, un altro gruppo di cinquecento lavoratori ha bloccato il traffico sulla circonvallazione esterna di Napoli, dopo aver tentato di occupare la stazione ferroviaria di Giugliano. Altri duecento hanno dato vita ad una manifestazione nella città. Anche a Pomezia proseguono le agitazioni alla Elmer (gruppo Alenia). Si è invece calmata la situazione all'Aquila, dove i lavoratori dello stabilimento Alenia hanno interrotto l'occupazione del palazzo del Consiglio Regionale. Sempre all'Aquila hanno scioperato per un'ora i 3000 dipendenti dello Stabilimento Italtel, dove sarebbe in vista il taglio di 321 posti, ricorrendo a prepensionamenti e altri incentivi. lv. cor.]

Persone citate: Aquila, Cipolletta, Cristofori, Giugliano, Innocenzo Cipolletta

Luoghi citati: Aquila, Lombardia, Napoli, Pomezia, Roma, Sesto San Giovanni