Kinski, bionda sconvolgente

Kinski, bionda sconvolgente Kinski, bionda sconvolgente Rubini alla sua seconda, accurata regia IL secondo film diretto da Sergio Rubini dopo «La stazione» ha molte qualità. L'assenza di banalità, l'accuratezza d'un lavoro meditato e ambizioso, ben fatto nell'ideazione dei personaggi. L'immagine di Milano intorno ai due protagonisti, città realistica e insieme astratta, presente e assente, illuminata c gelata nella fotografia bella di Alessio Gelsini. La naturalezza della pratica criminale nei personaggi minori, gente «per bene», un ricco antiquario, un poliziotto, un manager disinvolto che non hanno alcuna remora nel comprare, vendere o sottrarre cocaina, nel fare un traffico di droga de-moralizzato, inteso come uno dei tanti affari possibili. La bravura degli attori : e se tutti sono apprezzabili, Ennio Fantastichini è davvero eccellente nel recitare l'ansietà, la felicità, il furore d'un piccolo volgare delinquente che vuol uscire dalla propria condizione, crede d'esserci riuscito, scopre che non è vero. Alcune idee di regìa, interessanti. Il destino di tre persone che vogliono cambiare la propria vita, e che la perdono. Un trentenne zoppo, già rassegnato a un'esistenza d'isolamento e grigiore, meridionale salito a Milano per frequentare un corso professionale, diventare orologiaio, tornare a Foggia a lavorare e sposarsi, investe con l'automobile una ragazza tedesca bionda e bella che nell'urto perde la memoria e si rivolge per aiuto a lui: «Sei l'unico che conosco». La bionda sconvolge ogni abitudine: i due litigano poi diventano amici, fanno l'amore poi lei scompare. L'impresa di ritrovarla assorbe l'esistenza di lui e insieme la cambia: dalla ricerca emerge una ragazza infida, bugiarda, pericolosa, amante del delinquente Fantastichini pronta a fregarlo per costruirsi un'altra vita. Nella tragedia finale, solo la bion¬ da resta viva: malconcia, ma viva. Molto efficace nella presentazione dei due protagonisti e del loro incontro, per difetto di sceneggiatura il film comincia poi a procedere con fatica, diventa pochissimo convincente nella conclusione sanguinosa. Nastassja Kinski è sempre più brava e non potrebbe essere più inquietante, seducente. Sergio Rubini attore è bravo, ha tratti di molta sottigliezza, originalità, malinconia: il suo smarrimento nel centro della città, quando la bionda amata repentinamente sparisce, è un gran momento. [1. t.] LA BIONDA di Sergio Rubini con S. Rubini, Nastassja Kinski, Ennio Fantastichini, Luca Barbareschi Drammatico. Italia, 1992. Cinema Ambrosio 2, Eliseo Blu di Torino; Odeon 3 di Milano; Capranica, Maestoso 2 di Roma.

Luoghi citati: Capranica, Foggia, Italia, Milano, Roma, Torino