«L'Eliseo spiava 114 eccellenti» di Enrico Benedetto

«L'Eliseo spiava 114 eccellenti» PARIGI Le nyove rivelazioni di Liberation inguaiano Mitterrand a 10 giorni dalle Politiche «L'Eliseo spiava 114 eccellenti» Giornalisti, politici e l'attrice Carole Bouquet PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Mitterrandgate, atto II. Dopo Edwy Plenel - il reporter di «Le Monde» che, secondo le accuse, la cellula antiterrorismo presidenziale faceva spiare per telefono - emergono altri 114 nomi. Sorpresa: tra gli intercettabili eccellenti troviamo anche scrittori e persino un'attrice come Carole Bouquet. Davvero l'Eliseo voleva carpirne l'intimità telefonica? E a qual fine? Interrogativi senza responso, per ora. Ma di sicuro non sono le uniche domande maliziose possibili. Né l'elenco risparmia particolari esilaranti o grotteschi. Per controllare Jean-Edera Hallier, viscerale polemista antimitterrandiano, gli avevano messo sotto controllo ufficio, bistrot dell'angolo, trattoria e persino la cuoca ecuadoregna, tal Pietade V. Neppure l'occhiuti ssima S ecuri tate romena era capace di simili capolavori kitsch. Una cosa è comunque sicura: chi voleva archiviare la vicenda deve ricredersi. Il caso Plenel impallidisce dinanzi alle «intercettazioni di massa» che «Liberation» documentava ieri. Nondimeno, la cautela s'impone. Mancano 10 giorni alle Politiche, nessuno può escludere una trappola. Nei verbali pubblicati da «Libé», con timbro «Source Secréto), cercheremmo invano scampoli di conversazione. E' un repertorio informatico che include le 114 generalità, il loro appellativo in codice (senza grande fantasia: Carole Bouquet diviene ad esempio "Buche"), lavoro, indirizzo, numeri e motivo: «traffico d'armi», «persona legata a milieux eversivi», «sicurezza presidenziale in pericolo»... Periodo, tra il gennaio '83 e l'inizio '86. Fonte, misteriosa. Lo scandalo non potrebbe essere maggiore. Ammettiamo per un attimo che l'Eliseo non c'entri (come finora ha preteso): gli ascolti di questo genere - che il gergo usa definire «amministrativi» - possono far capo solo ai «servizi», al ministero Interni o al primo ministro: vale a dire tre autorità pubbliche. Ovunque cada la responsabilità, è l'apparato statuale nei suoi ruoli-chiave che viene messo in discussioni. Pochi, pochissimi nominativi filtrano dal listone. Troviamo l'oggi europarlamentare centrista Francois Froment-Meurice. All'epoca animò un'associazione per aiutare i cristiani libanesi. Alexis Liebaert indagava per il settimanale «Vsd» sulla politica interna. Ecco l'aw. Antoine Compte. E' l'uomo che smascherò la montatura degli «007» transalpini contro una fasulla équipe Ira. All'origine, la cellula in funzione all'Eliseo, che vi per¬ se ogni residua credibilità. Continuiamo. Jean-Edern Hallier i francesi lo conoscono per il settimanale che gli fa da bandiera, l'«Idiot international». Poeta, visionario, un debole per le cause perse (Saddam incluso) è una figura-simbolo a SaintGermain. Ben 17 editori gli rifiutarono «L'onore perduto di Francois Mitterrand». Viene il dubbio che attraverso le registrazioni qualcuno all'Eliseo volesse scongiurare il pamphlet. Per finire, l'enigma Carole Bouquet. Forse li intrigava l'amicizia con Jacques Attali, uomo dell'establishment ps. O volevano confidenze sul fidanzato-produttore Jean-Pierre Rassam. Enrico Benedetto Il presidente Mitterrand e l'attrice Carole Bouquet Anche lei sarebbe vittima dello spionaggio telefonico ordinato dall'Eliseo

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