Fiorini accusa la dc «Piccoli sapeva»
Fiorini accusa la dc «Piccoli sapeva» Fondi neri, rivelazioni su «Panorama» Fiorini accusa la dc «Piccoli sapeva» MILANO. «Flaminio Piccoli, ex segretario della democrazia cristiana, sapeva bene che l'Eni finanziava i partiti della maggioranza. Non solo era al corrente, ma fece anche pressioni per aumentare i contributi alla de». Lo avrebbe detto il finanziere Fiorio Fiorini ai giudici di Tangentopoli. L'indiscrezione è del settimanale Panorama, che nel suo prossimo numero, in edicola dopodomani, pubblicherà alcuni estratti delle deposizione resa da Fiorini ai magistrati milanesi. L'ex direttore finanziario dell'Eni, attualmente in carcere a Ginevra in conseguenza di uno scandalo finanziario, parla dei versamenti che sarebbero stati fatti dall'ente statale a quattro partiti di maggioranza: de, psi, pri e psdi. In particolare Fiorini riferisce di un colloquio riservato con Flaminio Piccoli, allora leader della de, avvenuto alla fine degli Anni Settanta. Piccoli, ha detto Fiorini a Panorama, si sarebbe lamentato perché Leonardo di Donna, a quei tempi vicepresidente dell'Eni, perché avrebbe favorito i socialisti a danno dello Scudo Crociato. «Comunicai a Piccoli precisa Fiorini nell'estratto pubblicato da Panorama - che i democristiani potevano contare sul presidente Alberto Grandi, designato dal loro stesso partito. Ma Piccoli osservò che Grandi non poteva fare nulla nei confronti del vicepresidente Di Donna. Piccoli era preoccupato dal fatto che l'Eni curasse gli interessi della de meno di quelli del psi. L'Eni finanziava sia la de che il psi, ma anche il pri e il psdi. In particolare pagava i costi degli apparati delle segreterie», traendo le somme necessarie «dal patrimonio estero». Fiorini afferma che per questo riceveva istruzioni da Girotti o Di Donna ed utilizzava una banca di Ginevra, la Commerce e Placement. «Ho fatto pagamenti alla de - precisa anche senza ricorrere ai fondi dell'Eni». [Agi] A sinistra Florio Fiorini Sotto l'ex leader de Flaminio Piccoli
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