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L'arsenale del boss Carmagnola, trovati 2 mitra ed esplosivi L'arsenale del boss Controllava il mercato della droga a Miraf ioti Aveva un'auto di lusso, ville e imbarcazioni Un imponente arsenale di armi, munizioni ed esplosivo era nascosto in un alloggio di Carmagnola e costituiva la «riserva» del più potente boss della droga di Mirafiori, Giuseppe Lo Prete, detto «Pino il calabrese», 45 anni, originario di Isola Capo Rizzuto (Catanzaro), residente a Torino, con moglie e sei figli, in via Fleming 6. Pregiudicato per tentato omicidio, associazione a delinquere di stampo mafioso, reati contro il patrimonio, armi e detenzione di stupefacenti, «Pino» gestiva e controllava gran parte del traffico di cocaina ed eroina nella zona Sud della città. I carabinieri del capitano Ferlito e del tenente Tortorella lo tenevano d'occhio da tempo. L'altra sera, dopo la perquisizione in via Fleming (dove venivano recuperati pochi grammi di cocaina), c'è stata la svolta. Un carabiniere ha trovato una bolletta telefonica da pagare, riferita a un numero di Carmagnola. Immediata la perquisizione: i carabinieri hanno bussato alla casa di Davide Di Forti, 22 anni, via Bellini 19 a Carmagnola, nipote di Lo Prete. I carabinieri non hanno trovato il giovane, ma un deposito di armi: un mitragliatore israeliano Uzi, una pistola-mitragliatrice Thompson a puntamento laser, tre pistole semiautomatiche, migliaia di proiettili, 3 candelotti di esplosivo Tutagex 210, 24 detonatori, 11 metri di miccia, 2 barattoli di polvere da sparo. La grande quantità di armi ha messo in allarme i carabinieri: la pistola mitragliatrice Thompson ha sparato da pochissimo tempo. Un'altra «pista» è quella del Tutagex, un esplosivo di notevole potenziale, che potrebbe essere stato utilizzato per attentati. Le indagini mirano a chiarire il ruolo di Giuseppe Lo Prete: secondo i carabinieri ((pur essendo calabrese riusciva a mantenere ottimi rapporti anche con esponenti di primo piano della camorra, con i quali faceva affari». S'è accertato un ottimo tenore di vita: l'arrestato disponeva di una lussuosa Mercedes, telefo nini cellulari, ville e imbarcazio ni. [a. con.]