«Cura Sacchi» in Comune di Luciano Borghesan

«Cura Sacchi» in Comune Malpica sta cambiando i dirigenti delle principali ripartizioni «Cura Sacchi» in Comune // sindacato: Non siamo la nazionale A Palazzo Civico si teme l'era Sacchi, il mister dell'Italia Calcio. Si parla di spostamenti e trasferimenti che riguarderebbero dirigenti di primo piano, come il capo del personale, Carlo Aprile, il responsabile della ripartizione Imposte e Tasse, Gregorio Borsano, quello degli impianti sportivi Giancarlo Dolcetti. Un turbillon di nomi in cui sono finite altre teste eccellenti, tra queste addirittura il capo gabinetto Francesco Panzica, lo stesso ex segretario sindacale dei dirìgenti Roberto Melli, dell'assessorato gioventù. Tra tante smentite, come nel calcio per ogni ruolo si fanno le possibili nuove convocazioni. I nomi del domani? Catti e Benenti allo sport, Tempo alle tasse, Lanteri al personale. Altri in panchina, tenuti in seria considerazione, pronti per essere utilizzati, come Fracchioli, Gobbi... «Il Comune non è la nazionale di calcio» dicono i funzionari preoccupati di repentini cambiamenti prima che sia stata discussa «la rivoluzione burocratica». Così i dirìgenti comunali hanno deciso lo stato di agitazione ai primi due trasferimenti e all'ipotesi di costituire un nuovo servizio. Un esordio difficile per l'ingegner Ilario Signoretti, il nuovo segretario della | Dircopa (il sindacato dei dirigenti- comunali): «Al commissario chiediamo di non fare cambiamenti se non funzionale a una nuova organizzazione e per questa di attendere la nuova legge elettorale che condizionerà anche la modifica della struttura. Auspichiamo che il dottor Malpica lasci al futuro governo della Città il compito di attuarla, ci sembra normale, visto che sarà la giunta a dover guidarla per cinque anni». Signoretti e il rappresentante regionale Alfredo Coletta avrebbero voluto esprimere queste esigenze direttamente al dottor Malpica ieri sera, ma l'incontro - fissato per le 18 - è slittato a lunedi mattina. Il rinvio è arrivato al termine di una giornata cadenzata da consultazioni e dalle voci sui trasferimenti. Al primo piano del Municipio ci sono stati vari incontri tra il commissario, il subcommissario Laurino che si occupa del personale, il segretario Francesco Incadela e l'ingegnere capo Franco Pennella. Hanno ragionato sull'applicazione dell'articolo 13 del recente decreto legge 29 che disciplina la dirigenza. Le normativa prevede novità da introdurre nell'apparato volte a distinguere con precisione le funzioni politiche da quelle amministrati- ve, a snellire la struttura, a introdurre nuove figure, come quella del direttore generale, il manager dell'ente pubblico. Al quarto piano di via Garibaldi 23 bis, intanto, l'esecutivo della Dircom metteva a punto la linea sindacale. Da alcuni giorni sono già avvenuti due trasferimenti: il dottor Cantalupi è andato a dirigere la circoscrizione 3 (Pozzo Strada) per sostituire il dottor Maggia che, a sua volta, gli è subentrato alla ripartizione ambiente. Una comunicazione data soltanto 12 ore prima degli spostamenti, «quando la legge prevede 15 giorni di preavviso» spiega il. dottor Coletta. E' uno dei motivi che ha fatto decidere lo stato di agitazione. Gli altri? «Siamo contrari a qualsiasi movimento in assenza di una proposta di riorganizzazione. Per la stessa ragione non siamo favorevoli a istituire un nuovo settore per collegare il Comune con le municipalizzate. Facciamo presente, poi, che le aree dipartimentali sono coordinate da dirigenti cui non è stato rinnovato il mandato». Uno spogliatoio caldo, caldissimo. Non ci sono conferme sui motivi dei presunti trasferimenti. Radio-Comune parla di buchi negli assessorati «imposte» per la raccolta dei tributi, di cattiva gestione del ((personale», ma anche di orientamenti condizionati dai consigli interessati dati al commissario Malpica. Un paio di dirigenti hanno già annunciato che in caso di trasferimento si tuteleranno ricorrendo al Tar. Il sindacato dei dirigenti comunali si limita all'ufficialità, sostiene di non voler rincorrere le voci, chiede chiarezza. Il subcommissario Laurino non anticipa decisioni e fa un appello alla collaborazione: «Non intendiamo creare problemi, bensì risolverli». Luciano Borghesan «Al Commissario chiediamo di attendere la nuova legge elettorale per i cambiamenti» Riccardo Malpica (da sinistra) e il segretario generale Incandela

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