Ligabue, dalla Padània a tempo di rock

Ligabue, dalla Padània a tempo di rock In concerto a Torino, l'altra sera, di fronte a quattromila spettatori «elettrizzati» Ligabue, dalla Padània a tempo di rock In tre anni dai locali underground ai palazzetti dello sport TORINO. Ogni notte, e in qualunque città si trovi, Luciano Ligabue, finito il concerto, sale in macchina e se ne torna a casa, dalla moglie. A Correggio. Correggio è un paesone di ventimila abitanti piantato in mezzo alla Padania. Caldo boia d'estate e nebbia fitta d'inverno. Ma Ligabue continua a viverci: anche oggi che è una star e potrebbe comprarsi l'attico a Milano, o la villa in Sardegna. Gli piace. E ha scritto una canzone, «Piccola città eterna», per raccontare il suo essere e rimanere «provinciale^», legato agli amici e alle abitudini di quand'era uno qualsiasi, un giovanotto che sognava di diventare un cantante rock. Adesso, Luciano Ligabue ce l'ha fatta. In tre anni e tre dischi è passato dai localucci semi-underground ai Palasport. L'altra sera era a Torino, terza tappa del nuovo tour. E ha elettrizzato quattromila ragazzi, li ha stregati e stremati. Stasera suona al Forum di Assago: lo aspettano in dodicimila. E dopodomani Luciano Ligabue compirà 33 anni: l'età delle scelte, della ricerca di ragionevoli certezze. Lui, comunque, ripete che di certezze nella vita ne ha tre o quattro al massimo. E neanche tanto certe. «Una, è la Nutella». Un'altra, è il rock. E si sente. In due ore di concerto senza respiro, «Liga» afferma orgogliosamente il ritorno al potere delle chitarre elettriche impazzite, delle batterie possenti, dei bassi spaccatutto. E di una voce indomabile. Canzoni costruite su tre accordi, ed esaltate in uno scenario da apocalisse rockettara: Liga il Gladiatore troneggia tra fumi e luci, la Fender straziata, messaggi immediati e primitivi. «Salviamoci la pelle», «I duri hanno due cuori», «Pane al pane»: son titoli che valgono mille discorsi complicati. Nel concerto c'è tutto il bric-à-brac degli anni migliori della nostra musica: l'irrinunciabile celebrazione blues di «Camera con vista», il country-rock di «Non è tempo per noi», un «Bar Mario» completo d'arrangiamento simil-Stones. Di suo, Liga ci mette la sanguigna veemenza del contadino padano, con quella faccia dura d'un cattivo da western. Il pubblico esultante reclama le canzoni dell'ultimo album «Sopravvissuti e sopravviventi», oltre duecentomila copie già vendute: ma è pronto ad ogni avventura, e salta in aria non appena l'inarrestabile Liga riprende «Figlio di un cane», «Libera nos a malo», inni che appartengono ormai alla leggenda aurea del rock italiano. Lui tiene il palco e par un capitano di ventura, braccia nude e chitarra come spada, muscolare e sudato e ruggente. I kids si serrano tutt'attorno, prato di mani tese e fiammelle d'accendini: a cantare in coro, a ricevere in pieno petto l'energia di una rock'n'roll band che non si gingilla con i trucchetti da quattro lire, ma pesta sodo e va diritta allo scopo. Scopo che Luciano Ligabue sintetizza così: «Mi interessa dare vibrazioni, far star bene la gente con la musica. Faccio concerti, suono. Non mi interessa travestirmi da profeta, dare le indicazioni... Adesso uno dice "Craxi in galera" e. vien giù il palazzetto, applausi garantiti. Un po' facile, no?». Però c'era anche Ligabue fra i «congiurati» anti-Ronchey, quelli della lettera di protesta per l'Arena di Verona vietata al rock. «E' un'altra storia, lì non è politica: è chiedere rispetto per la nostra musica. Non ci danno l'Arena? Benissimo, ma perché nessuno pensa agli spazi per il rock? Vai in giro per i concerti e finisci in palasport da incubo, acustica terrificante, strutture nate vecchie. Lo so: si dice rock e in quella parola c'è di tutto, la musica buona e quella pessima. Eppure sono convinto che la musica buona avrebbe diritto a qualche attenzione. Anche se è rock». Gabriele Ferraris Ligabue stasera ad Assago (Milano), il 19 a Mestre, il 20 a Brescia, il 23 a Forlì, il 26 a Roma, il 27 a Napoli, il 29 a Parma. Da confermare il 2 aprile a Cuneo. Verona è rinviata a maggio. I cantautore Ligabue sta attraversando l'Italia in tournée