Mesina, parola di guerriero

Mesina, parola di guerriero IL CASO. In anteprima l'autobiografia: da Orgosolo al sequestro di Farouk Mesina, parola di guerriero «Ecco la mia vita, senza pentimenti» ASTI DAL NOSTRO INVIATO «Questo libro non è un santino, e nemmeno una predica. E' la storia mia, di una persona e di quello che ha fatto. E del «imperché l'ha fatto». Giacca marrone e camicia bianca, Graziano Mesina, abile regista di sé, offre il suo personaggio e, insieme, lo difende dai luoghi comuni. Il libro si chiama lo, Mesina. Il sottotitolo dice Dal Snpramonte ad Asti. Un ergastolo, nove evasioni, una prigione, dove la «prigione» è la libertà vigilata. E' pubblicato dall'editore Periferia di Cosenza e sarà a giorni in libreria. Il racconto di Grazianeddu è stato raccolto dal suo avvocato Gabriella Banda e dal giornalista Gabriele Moroni. Nella prefazione Indro Montanelli cuce: «Ha pagato: nessuno, in Italia, è rimasto come lui trent'anni nelle patrie galere. E' l'ultimo reperto vivente di un mondo che non c'è più. Se potessi, lo metterei sotto vetro. Come una reliquia». Mesina, le sue tappe sono: fuorilegge, ergastolano, evaso recidivo, libero vigilato. E ora scrittore. E' il culmine di un culto dì se stesso? «E' voglia di parlare, di dire cose con cui si devono fare i conti. Io, nel libro, non cerco scuse per me o altri. Racconto come sono nate delle situazioni e come si sono svolte. Ero ragazzo, vivevo nell'ingiustizia e mi sono ribellato». E questa non è una scusante? Società cattiva, ragazzo ribelle... «Scusante no, spiegazione sì. I miei fratelli non hanno seguito la mia strada. Ero il più piccolo, avevo il mio carattere. Ho sempre visto sopraffazione, aggressione dei potenti. Ho reagito». Anche la vita da fuorilegge è sopraffazione. «Io ho sempre mantenuto buoni rapporti con le persone con cui ho avuto a che fare. Quando prendevo qualcuno gli spiegavo quello che stavo facendo: questo è l'unico modo per avere i soldi. Credo abbiano capito». Questo libro può distogliere dei ragazzini dal crìmine? «Io non insegno niente a nessuno: non dico di fare i fuorilegge e neppure di fare i buoni. Dico che certe situazioni esistono perché lo Stato pone le premesse». Lei, dunque, propone un discorso politico. «Io racconto la mia storia Giudichi lei, giudichino i lettori. Lo Stato è ingiusto. L'ergastolo, per esempio, è la negazione della rieducazione. Se volete vendetta ditelo chiaro. La politica? Chiunque si interessi a quello che gli succede intorno fa politica». Cosa prova vedendo in carcere chi ha fatto le leggi di uno Stato che lei contesta? «Non sono vendicativo. Penso di sapere chi ha ammazzato i miei fratelli e non mi sono costituito parte civile, nemmeno li ho toccati. Questa gente in carcere? Un mesetto gli fa bene, gli insegna a vedere quello che hanno creato per noi. Ma basta un mesetto. Quello che devono fare è resti¬ tuire tutto, lira su lira. Ho visto miserabili diventare miliardari sulla pelle degli altri, trattare da pezzenti i servi pastori». Faccia dei nomi. «Il mio compito non è inguaiare la gente, ci pensi lo Stato a cercare ì suoi ladri intemi». La sua biografia, nelle ultime pagine, è un elenco trionfalistico: evasioni e crimini, e l'intervento nel caso Farouk. Davvero non le piace sentirsi Robin Hood? «No. Gliel'ho detto: io ho solo reagito come sapevo a ingiustizie. All'inizio, quando sono arrivato qui, la gente mi chiedeva l'autografo. Non creda che mi facesse piacere. Poi si sono abituati. Non rinnego nulla di ciò che ho fatto. Chiedo, più per gli altri detenuti che per me, che si creino le condizioni per lasciarsi davvero alle spalle il passato». Farà un altro libro? «E' probabile. Cose da dire ne ho molte. Marco Nei rotti «Con questo libro non dò consigli a nessuno: non creo fuorilegge ma neppure angioletti» I rapimenti nelSupramonte, le nove evasioni e ol«imd oobdi e è o a Mesina oggi À Nella foto grande: Graziano Mesina oggi Sopra: una foto di Mesina a quindici anni A sinistra: Farouk Kas sarti. Sopra: Indro Montanelli, autore della prefazione all'autobiografia di Mesina

Luoghi citati: Asti, Cosenza, Italia, Orgosolo