I sadomaso scomunicati dai Lord di Fabio Galvano

I sadomaso scomunicati dai Lord GRAN BRETAGNA I Pari confermano la condanna di cinque gay «per culto della violenza» I sadomaso scomunicati dai Lord «Sono criminali, infliggersi torture è un reato» LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE In quella che viene definita «una sentenza storica», la Camera dei Lord ha negato ai sadomasochisti inglesi il diritto di farsi del male e di infliggersi ferite. Anche se adulti e consenzienti, le loro pratiche debordano da un rituale sessuale: il consenso non annulla gli estremi dell'aggressione, per la quale i protagonisti possono essere arrestati e incriminati. Ma non c'è stata unanimità, bensì un voto per 3 a 2, fra i cinque Pari d'Inghilterra chiamati a giudicare - in quella che è la corte suprema del Regno Unito - l'appello di cinque uomini condannati nel 1990 all'Old Bailey. Essi facevano parte, con altre 11 persone, di una congregazione sado-maso che si divertiva a torturarsi i genitali con strumenti come cartavetro, ami da pesca, bisturi e cera fusa. I cinque sono tutti professio¬ nisti di mezza età: fra di loro un ingegnere aerospaziale e un predicatore laico. Condannati a pene massime di quattro anni e mezzo, avevano avuto le sentenze ridotte in appello. Ma avevano sperato in un'assoluzione dai Lord. «La società è tenuta a proteggersi da un culto di violenza», ha precisato'Lord Templeman, che presiedeva il tribunale: «Il piacere che deriva dall'infliggere dolore è un male. La crudeltà è incivile». Egli ha ammesso che alcune attività consensuali - circoncisione, tatuaggio, perforazione dell'orecchio e sport violenti come il pugilato - sono violente e ciononostante legali. Ma duelli e risse non lo sono, né costituisce scusante penale il consenso, tanto più se ottenuto con alcol e droghe. Il sado-masochismt>, ha aggiunto, non è solo sesso, ma anche violenza. Non sarebbe nell'interesse del pubblico, gli ha fatto eco un altro giudice, Lord Jauncey, se fossero legalizzati rituali omosessuali sado-maso in cui i protagonisti deliberatamente si infliggono ferite. E un terzo giudice, Lord Lowry, ha definito inutile la pretesa dei cinque di essere «esponenti coscienti della crudeltà civile»: non si può ignorare, ha detto, il pericolo fisico per coloro che indulgono in tali pratiche. Ma due altri Lord hanno sostenuto la tesi degli imputati. Secondo Lord Mustill si tratta di rapporti sessuali in privato: lo Stato non deve interferire con i diritti dell'individuo di vivere come meglio ritiene. E secondo Lord Slynn dovrebbe toccare all'accusa, in casi come questo, l'onere di dimostrare la mancanza di consenso. In questo caso, a suo giudizio, non c'è dubbio che il consenso esistesse: «Gli imputati avevano tutti un'età da sapere che cosa stessero facendo». Fabio Galvano

Persone citate: Bailey, Lord Lowry

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Londra, Regno Unito