Giallo turco a Amburgo di E. St.
Giallo turco a Amburgo GERMANIA Diplomatico ucciso dalla polizia, Ankara: è una persecuzione Giallo turco a Amburgo Ha sparato a un tedesco (morto poco dopo) e ha puntato la pistola agli agenti L'ambasciata contrattacca, si riaccende la tensione con il governo di Bonn BONN. Un giallo a Amburgo inasprisce i rapporti tra Germania e Turchia. Un agente in borghese della polizia ha ucciso alle prime ore di ieri un diplomatico turco di 41 anni, che gli stava puntando contro il revolver usato poco prima, sembra, per colpire a morte un tedesco di 24 anni. Un portavoce della polizia ha reso noto che il poliziotto di 26 anni, richiamato da un colpo di arma da fuoco, aveva trovato l'addetto religioso del consolato generale turco a Amburgo, Ali Mangaolgu (quarantuno anni), chino su un tedesco di ventiquattro anni steso a terra. La scena si è svolta sul marciapiede davanti a un club turco nel quartiere di St. Georg, verso le due di notte. In un gesto di legittima difesa, secondo il portavoce, il poliziotto che si era appena qualificato come tale ha sparato sul diplomatico che alzandosi in piedi gli stava puntando contro il revolver. Altri due agenti in borghese accorsi sul luogo della sparatoria hanno esploso alcu¬ ni colpi in aria nel momento in cui il diplomatico già ferito cercava di risollevare la pistola, e sono riusciti a disarmarlo. La morte del diplomatico è avvenuta all'arrivo in ospedale. Il tedesco con il quale aveva avuto un diverbio per motivi ancora sconosciuti a quel punto si è rialzato da terra, ha percorso alcuni metri ed è crollato al suolo. Le indagini hanno accertato che era stato ferito in precedenza, forse dallo stesso Mangaolgu, e è spirato sul marciapiede. «Siamo convinti che il nostro diplomatico è stato aggredito». L'ambasciatore della Turchia a Bonn, Onur Oeymen, ha dichiarato ieri sera di essere convinto che Mangaolgu è stato aggredito (forse proprio dal tedesco di 24 anni rimasto ucciso). Il governo turco, secondo l'ambasciatore, si aspetta ora un rapido chiarimento dei fatti da parte delle autorità tedesche. «Nessuno può pensare seriamente che un diplomatico addetto agli affari religiosi spari a un giovane tedesco senza un motivo e in mezzo alla strada». Secondo quanto a conoscenza dell'ambasciata turca, l'addetto religioso nell'ambito del suo incarico stava prestando la sua opera di assistenza spirituale in collegamento al mese del digiuno del Ramadan. Aveva visitato una moschea per parlare con alcuni credenti e pregare con loro. Il luogo della sparatoria dista 150 metri da una moschea dove si prega fino alle prime luci del giorno. A Ankara il primo ministro Suleyman Demirel ha denunciato l'uccisione dell'addetto come un altro episodio di violenza ai danni dei turchi in Germania. Parlando ai giornalisti, ha dichiarato: «Ancora una volta i nostri cittadini sono stati presi di mira in Germania: deploro e condanno energicamente simili atti». Intanto una bomba a mano è esplosa nel settore orientale di Berlino, vicino ad alcuni edifici governativi. Lo scoppio ha danneggiato un'auto di passaggio e ha provocato uno choc al conducente, [e. st.]
Persone citate: Ramadan, Suleyman Demirel
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