«Sono un killer per la vita»

«Sono un killer per la vita» Il giovane assassino chiede una Bibbia: sarà lei a scagionarmi. I suoi compagni: per il morto nessuna pietà «Sono un killer per la vita» In Florida uccide un medico abortista WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Appena si è presentato davanti al giudice William Green, che l'ha incriminato per omicidio intenzionale, Michael Frederick Griffin, un ragazzone biondo di 31 anni, gli ha chiesto di poter tenere con sé, nella cella, la sua copia della Bibbia, perché, intendendo difendersi da solo, quel libro sarebbe stato il suo «più importante testo legale». Il corpo del dottor David Gunn era stato da poco rimosso dal retro del Women's Medicai Center, dove 3 pallottole della calibro 38 di Griffin l'avevano raggiunto alla schiena. Gunn, 47 anni e due figli, aveva aperto quella clinica, l'unica di Pensacola, Florida, dove si praticavano aborti, da un mese e, strenuo difensore del diritto di scelta delle donne, esercitava anche in Alabama e Georgia. Per questo gli anti-abortisti di Operation Rescue avevano fatto stampare un manifesto con la sua foto, il nome e l'indirizzo sopra la scritta «Wanted», ricercato. Griffin l'ha trovato. Gunn, mercoledì, aveva scelto l'ingresso posteriore, perché, davanti all'ingrèsso principale della clinica, c'era una manifestazione indetta contro di lui dal gruppo a cui apparteneva Griffin. E' sceso dalla macchina e si è avviato al lavoro con il suo passo strascicato, perché, essendo stato colpito dalla poliomielite quando era bambino, le sue gambe erano sostenute da ferri. Anche avesse visto Griffin e avesse capito che cosa aveva in mente, non sarebbe quindi potuto scappare. Ma non l'ha visto, perché Griffin, staccatosi dal suo gruppo, gli è arrivato alle spalle e lo ha fulminato a sangue freddo. Dopo l'esecuzione, il «killer per la vita» si è riportato coii calma davanti all'ingresso principale e, avvicinatosi a un poliziotto, gli si è consegnato con le semplici parole: «Ho appena sparato al dottor Gunn». John Burt, organizzatore della manifestazione, ha letto, qualche ora dopo, un comunicato-stampa con cui ha lancia¬ to una raccolta di fondi per aiutare la moglie divorziata e i due figli di Gunn. Ma il poliziotto Brian Barton dice di aver notato che, dopo aver saputo dell'omicidio di Gunn, parecchi dei manifestanti anti-abortisti «avevano un'espressione felice». Molti di loro hanno detto che non avevano alcuna intenzione di «piangere» Gunn. «Mentre siamo addolorati per lui, la sua vedova e i suoi figli - ha dichiarato Randall Terry, fondatore di Operation Rescue, operazione salvezza -, piangiamo anche le migliaia di bambini che Gunn ha assassinato». Griffin è probabilmente una di quelle menti fragili sulle quali il fanatismo può facilmente attecchire. Però non ha agito d'impulso. Burt ha raccontato che, domenica scorsa, mentre il gruppo pregava nella sua chiesa, la Whitfield Assembly of God Church, Griffin aveva proposto una preghiera «per la salvezza di Gunn». «Cose del genere avvengono spesso», ha detto Burt, riferendosi all'abitudine degli abortisti di pregare per la salvezza dell'anima dei loro nemici «assassini di bambini». Ma poi, alle preghiere, seguono spesso gli atti. I casi di vandalismo di Operation Rescue ai danni delle cliniche in cui si praticano aborti sono raddoppiati nell'ultimo anno, gli incendi dolosi si sono triplicati. Il mese scorso una clinica del Texas è stata devastata da bombe-carta e la scorsa settimana, in California, parecchi operatori sanitari sono stati intossicati da bombette contenenti acido butirrico, lanciate dentro otto cliniche. Ma questa è la prima volta in assoluto che, negli Stati Uniti, un affiliato del movimento per la vita afferma i suoi principi attraverso l'omicidio. Probabilmente, la fine del «reaganismo» e l'avvento di un presidente «prò choice» sta gettanto il gruppo nella disperazione. «Io penso che ogni vita sia sacra - ha dichiarato Burt - e che sia il dottor Gunn sia Michael Griffin siano vittime dell'aborto». Ma sarebbe più esatto constatare che Gunn è stato vittima di Griffin, che, a sua volta, è stato vittima del crescente fanatismo di «Operation Rescue». Paolo Passarmi Michael Griffin, che ha assassinato il medico abortista Gunn a Pensacola Foto grande: dimostranti di «Rescue»

Luoghi citati: Alabama, California, Florida, Georgia, Griffin, Stati Uniti, Washington