«Chicchi», il finanziere dei Parioli di Ugo Bertone

«Chicchi», il finanziere dei Parioli «Chicchi», il finanziere dei Parioli Grande elemosiniere deipartiticon banca a Ginevra MILANO. E aliatine spunto pure il Chicchi. Ovvero Pier Francesco Pacini Battaglia, toscano di Pontedera, poco oltre i cinquantanni, banchiere in quel di Ginevra. E'lui il misterioso mister X, l'ultimo superteste di Tangentopoli. Sarebbe lui ad aver preso il posto di Florio Fiorini, ex direttore finanziario Eni, il posto più difficile: far da grande elemosiniere dei partiti, da collettore oltre frontiera delle tangenti da versare ai partiti. Eppure, fino a pochi giorni fa il suo nome era in pratica sconosciuto. Il primo a parlare di Pacini Battaglia, in un'intervista all'Espresso fu l'ex autista di Silvano Larini, ex superlatitante di Tangentopoli. Era Francesco Pacini, ricorda l'autista, a riempire la valigetta di Larini. L'architetto, poi, si dirigeva verso piazza Duomo 19, all'ufficio di Craxi. Fa così la sua apparizione il Pacini nell'universo di Tangentopoli. Un ingresso discreto, quasi in punta di piedi. Del resto chi gestisce affari miliardari in tutto il mondo non cerca e non ama la pubblicità. Anche ieri erano in pochissi¬ mi a saper qualcosa di quel «finanziere» vicinissimo ai centri del potere socialista, che pare in grado di demolire l'intero palazzo dell'Eni dalle fondamenta. Adesso, il velo di segretezza si dissolve e appare una storia incredibile, quella del banchiere di Ginevra gran gestore della Banque Karfinco. E quella, non meno importante, del finanziere dei Parioli, titolare della Orox, società di servizi romana che tratta con l'Eni e le sue società. Già, i successi di Pacini Batta - glia sono legati all'Eni. E all'Eni, m qualche modo è legato il suo clan di amici e collaboratori. Come l'avvocato Croce. A Ginevra, alla Banque Karfinco (fondata da Pacini nell'80 come finanziaria, promossa a banca nell'87), opera infatti il presidente Franco Noel Croce, svizzero, consigliere della Snamprogetti Sa, ovvero la consociata svizzera della società del cane a sei zampe. E Croce, tra l'altro, vanta altri solidi legami e amicizie con il pianeta Eni. E' consigliere, in particolare, della Iot (Italian over- seas trading, proprietà Agip, attiva nel trading di petrolio). Una bella società in cui hanno lavorato, tra l'altro, l'ex amministratore dell'Agip, Giuseppe Muscarella, e Paolo Ciaccia, l'amministratore della Saipem arrestato a metà febbraio. E la lista di uomini Eni s'allunga quando si parla della Orox. In consiglio ci sono nomi che contano nell'Eni: Enrico Minemi, costruttore del quinto !>alazzo uffici di San Donato Mianese; Bruno Cimino, un lungo passato in Agip, Snam e Snamprogetti, molto legato a Pio Pigorini; Nicola Melodia, ex presidente della Snam più Hubert Basnagel. Tutti amici dell'ingegnere petrolifero Pacini Battaglia, banchiere di buon gusto: a Ginevra alloggia al «Richmond», un milione a notte, a Milano al Palace. Da Roma arriva con un jet (privato). Un uomo colto e raffinato con un debole: i quadri di Jacques Courtois, il Borgognone, un pittore francese del '600 che amava descrivere le battaglie campali. Ugo Bertone L'ex direttore finanziario dell'Eni Fio rio Fiorini che con i giudici italiani a Ginevra avrebbe parlato dei rapporti intercorsi tra Eni e partiti

Luoghi citati: Ginevra, Milano, Pontedera, Roma, San Donato