Eltsin abbandona il Congresso di Cesare Martinetti

Eltsin abbandona il Congresso Un oscuro deputato aveva chiesto l'impeachment. Clinton lo appoggia: sono con te Eltsin abbandona il Congresso Salta il referendum sulla Repubblica presidenziale MOSCA. Insultato e sconfitto Eltsin ha lasciato il Congresso prima di poter sentire le parole di Zorkin, presidente della Corte Costituzionale, cadute come pietre nell'immensa sala del Cremlino: «Siamo sull'orlo della catastrofe». Eltsin non era più in aula da almeno un'ora, da quando un oscuro deputato, Chelnokov, del Fronte di salvezza nazionale, aveva chiesto tra gli applausi che il Presidente venisse destituito. Questa mattina, quando si riprenderà e probabilmente si arriverà al voto finale, Eltsin sarà un Presidente zoppo. Gli hanno detto no al referendum sulla Repubblica presidenziale che lui voleva per scommettere sul voto del popolo, gli imporranno probabilmente di cambiare il governo: vogliono la Banca centrale alle dipendenze del governo, il governo sottomesso al Soviet Supremo. E, mentre si riparla di golpe, Clinton conferma l'appoggio a Eltsin. Cesare Martinetti A PAGINA 9

Persone citate: Clinton, Eltsin, Fronte, Zorkin

Luoghi citati: Mosca