Preziosità di Croazia

Preziosità di Croazia Al Museo d'Antichità si prepara una ricca mostra Preziosità di Croazia Monete, gioielli, ceramiche e suppellettili in arrivo da Zagabria C'è anche una benda di mummia con iscrizioni in lingua etrusca C'è gran fermento al Museo di Antichità di corso Regina 105. Da qualche giorno è fitto l'andirivieni dei responsabili e degli organizzatori della mostra che aprirà i battenti mercoledì 17. S'intitola Arte e Cultura in Croazia ed è dedicata alle collezioni di monete e oggetti d'arte provenienti da due musei di Zagabria: il Museo Archeologico e il Museo d'Arte e Arti Decorative. Stanno lavorando all'allestimento dell'esposizione tre archeologhe e tre storiche croate con la collaborazione di Giovanna Castagnoli, socia dell'architetto Carlo Viano. Ieri è arrivata una delle casse più preziose: contiene le bende di una mummia che è stata trovata in Egitto. Era una donna di 40 anni vissuta tra il III e IV secolo a.C. La particolarità che ha reso famoso questo reperto è che una delle bende di lino che l'avvolgevano (lunga circa tre metri), è decorata con ima scritta etrusca: 1130 parole che compongono un calendario liturgico che non è ancora stato tradotto integralmente perché la lingua etrusca ha molti aspetti tuttora misteriosi. Secondo gli esperti la donna apparteneva ad un gruppo emigrato dall'Etruria in Egitto. Si chiama mummia di Zagabria perché fu acquistata da un croato appassionato di archeologia che successivamente la donò all'Accademia delle Belle Arti di Zagabria. La mostra offrirà ai visitatori ben 2900 pezzi, testimonianze della storia croata, ma anche monete e manufatti di altre culture, dall'epoca preistorica ai nostri giorni. Troveremo gioielli, suppellettili, oggetti di uso quotidiano e decorativi, vetri e ceramiche. Fra gli esempi più significativi un frammento in marmo di un altare su cui compaiono dei nomi slavi. Trovato nella chiesa di San Pietro a Mué, vicino a Spalato, sarebbe la prima testimonianza scritta dell'antica storia croata. Dall'ex Jugoslavia arrivano anche pezzi preistorici come il recipiente d'epoca illirica, scoperto in una tomba in Slavonia, una delle zone attualmente devastate dalla guerra. Preziosi anche gli idoli in terracotta datati 5000 avanti Cristo trovati in territorio croato. La rassegna è realizzata sotto il patrocinio del ministero Beni Culturali, le Soprintendenze piemontesi (Archeologica e Beni artistici e storici) e la Regione e con la collaborazione della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti. La rassegna rimarrà aperta fino al 9 maggio tutti i giorni (escluso il lunedì, giorno di riposo) dalle 9 alle 19 e il venerdì fino alle 23. Sul biglietto di ingresso (8 mila lire) sono previste agevolazioni ai gruppi scolastici per i quali è predisposto un servizio di guida alla visita dell'esposizione. Per altre informazioni, si può telefonare al 741.22.53 oppure al 748.740. Irene Cablati Particolare di recipiente zoomorfo di epoca illirica. Sarà uno dei pezzi più interessanti della mostra

Persone citate: Accademia, Arti Decorative, Beni, Carlo Viano, Giovanna Castagnoli, Piemontese