La maga non «vede» l'arresto
La maga non «vede» l'arresto Sgominata una banda di trafficanti di droga, otto finiscono in carcere La maga non «vede» l'arresto Tecnico Sip ascoltava le telefonate dei carabinieri, è stato denunciato Una maga e un tecnico Sip, entrambi residenti a Venaria, «collaboravano» con una banda di trafficanti di stupefacenti, sgominata dopo sei mesi di indagini dalla sezione antidroga dei carabinieri di Torino, con l'aiuto della sezione di Catanzaro e degli uomini della polizia svizzera. Otto le persone arrestate in Italia (tra Torino, Reggio Calabria e Como), una in Svizzera (all'aeroporto di Ginevra): due i denunciati a piede libero. Nel corso del blitz antidroga, denominato in codice dai carabinieri «Circe», sono stati sequestrati tre chili e 100 grammi di cocaina e mezzo chilo di eroina. I protagonisti dell'episodio son ben conosciuti alle cronache, come anche gli altri personaggi che tiravano le fila del traffico e che per questo sono finiti in carcere. In gran parte appartengono ad una cosca della 'ndrangheta di Africo Nuovo (Reggio Calabria) con fitti intrecci e rapporti di parentela: sarà difficile per gli inquirenti fin d'ora sperare in una qualsiasi loro «collaborazione». Sulla base degli accertamenti e dei riscontri effettuati dai militari dell'Arma, la «base» per lo smistamento delle droghe, importate dal Sud America e dal Medio Oriente, sarebbe stata un distributore di benzina di Figino Serenza nel Comasco. Di qui i corrieri distribuivano l'eroina sul mercato del Nord e dirottavano la cocaina al Sud, dove veniva spuntato un prezzo più alto rispetto al «triangolo industriale» caratterizzato da un'offerta maggiore. Nel supercarcere delle Vallette sono finiti Santo Brizzi, 33 anni, originario di Africo Nuovo, considerato il capo della banda, e Salvatore Di Carlo, di 50, entrambi con residenza ad Alpignano. Manette anche per Leo Maviglia, 28 anni, per Vincenzo Monti, 49 anni, abitante a Torino in via Scialoja 31, e Antonio Scordo, 32 anni, originari di Africo. Scordo è il gestore della stazione di rifor- nimento dove avvenivano le principali contrattazioni delle partite di droga. I tre uomini sono stati catturati solo in un secondo tempo. Ad avvisarli che i loro telefoni erano sotto controllo era stata Marianna Occhipinti, 35 anni, meglio nota come «Maga Marianna», residente a Venaria in via Pavesio 24, ora alle Nuove con l'accusa di concorso in traffico di stupefacenti. La preziosa informazione le era stata fornita da Valerio Gheno, 43 anni (denunciato a piede libero), tecnico Sip addetto alle centrali di smistamento del traffico telefonico dell'area Nord di Torino, abitante a Ve- naria, dove è presidente di una squadra podistica. Come primo provvedimento è stato sospeso dal lavoro. Il secondo denunciato a piede libero è Domenico Scordo, zio di Antonio, e titolare di una carrozzeria di Figino Serenza. Riserbo su altre tre persone arrestate, [iv .bar.] Ramificazioni in tutta Italia e in Svizzera Marianna Occhipinti, 35 anni (a fianco), meglio nota come «Maga Marianna», è accusata di concorso in traffico di stupefacenti In alto a destra Salvatore Di Cario e accanto Santo Brizzi: alle indagini dei carabinieri, durate alcuni mesi, hanno anche partecipato uomini della polizia svizzera
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