All'Iri è cambiato il vento

All'Iri è cambiato il vento All'Iri è cambiato il vento Lo dice il Wall Street Journal «Ma sarà dura vendere il Credit» ROMA. Le difficoltà incontratdall'Ili nell'attuare la privatizzazione del Credito Italiano hannstuzzicato l'interesse del WaStreet Journal che ha pubblicatieri un articolo sui «Venti di cambiamento» che soffiano a via Veneto. Il giornale riconosce chmolto è cambiato in Iri dalla trasformazione in Spa, ma non sastiene dal citare alcune perplessità degli analisti e degli stessi dirigenti dell'Istituto. Trovare acquirenti per il Credit, ad esempiosi sta dimostrando difficile e annunciare la vendita di Corhit Credit nello stesso momento, secondo un anonimo dirigente Iri, è stato «il modo più stupido di agire perché i possibili acquirenti vogliono comprare la cosa migliore)», cioè la Comit. Anche la privatizzazione della Sme ha risvolti curiosi secondo il Wall Street Journal, che ricorda il tentativo di vendere la finanziaria alimentare Carlo De Benedetti poi bloccatdal governo. «Erano preoccupatche il nuovo proprietario potessusare i pomodori israeliani o spagnoli invece di quelli italiani», afferma un altro manager. Obiettivo dell'Ili oggi è massimizzare il prezzo di vendita: alcuni pensano, scrive il WalStreet Journal, che la cessiondel 66,13% della Sme possa portare in cassa 3 miliardi di dollariAlla fine dell'anno, venduta lSme ed il Credito Italiano, Uri spera di ricavare 6,6 miliardi dNatalino Irti dollari. Con la cessione della Comit, inoltre, le entrate copriranno quella parte di indebitamento (3 mila miliardi di lire) che l'Ili non riesce a compensare col cash flow. Il cambiamento che ha investito Tiri, sottolinea il Wall Street Journal, nella transizione verso i principi del Ubero mercato, non sembra fluido. Stanno emergendo conflitti di potere tra vecchi e nuovi manager, alcune controllate stanno resistendo ai cambiamenti, i lavoratori scioperano. Secondo il vicepresidente Alessandro Ovi, responsabile esteri dell'Ili, «si sta tentando di cambiare le ruote del treno quando questo è ancora in corsa». A maggio, ricorda infine il Wall Street, il consiglio dell'Ili, composto da Nobili, Tedeschi e Fiaccavento, verrà allargato ed i poteri redistribuiti, anche se i manager scommettono sul fatto che Michele Tedeschi conserverà il ruolo di numero uno dell'Istituto. Intanto Natalino Irti, da molte, autorevolissime parti richiesto di succedere a Nobili al vertice dell'istituto, ha fatto sapere ieri, con ima nota ufficiale, di «essere assolutamente indisponibile» al riguardo. Presidente del Credito italiano e giurista di vaglia, Irti intende non venir meno al suo attuale compito a capo della banca e non abbdonare la sua attività professionale e universitaria, [r. e. s.] Natalino Irti

Luoghi citati: Roma, Spa, Uri