Baudo e Avanzi, signori si chiude

Baudo e Avanzi, signori si chiude Che moria in tv: domani termina il programma con la Dandini su Raitre, il 1° aprile finisce in anticipo «Partita doppia» Baudo e Avanzi, signori si chiude Voto d'aprile, partite di coppa tagliano gli spazi ROMA. Ma cos'è questa moria anticipata dei programmi targati Rai? Chiude il primo aprile, giovedì, Pippo Baudo col suo «Partita doppia». Chiude domani, venerdì 12, «Avanzi» del gruppo Dandini e compagni. Problemi di soldi come per «Servizi a domicilio»? Ascolti al di sotto delle aspettative come per Elisabetta Gardini e il suo «Caffè italiano»? Niente di tutto questo. Ordinaria amministrazione, recitano in coro quelli di «Partita doppia» e di «Avanzi». Quelli di «Avanzi», addirittura, negano che ci sia stata qualunque variazione. La trasmissione era prevista in sedici puntate. Sedici ne hanno fatte. E' ora di chiudere. E' vero che il direttore di Raitre Guglielmi avrebbe voluto un seguito di due o tre puntate con «Il meglio di», ma a loro è parso artisticamente poco dignitoso. Perché ripetersi ancora? E poi come far ridere quando l'attualità, tra mandati di comparizione e scandali, cambia dì ora in ora? Quindi via tutti in vacanza a riposare, anche se «Avanzi» è come le ciliegie: più ne mangi e più ti piace e gli ascolti, comunque elitari, crescono solo col tempo. Tutt'altra faccenda per «Partita doppia». Pippo Baudo avrebbe dovuto finire in aprile, giovedì 15 per l'esattezza. «Ma poi - dice - sono arrivate le partite di Coppa, la Juve, il Parma e la Roma sono entrate nelle finali e allora abbiamo anticipato». Ma che c'erano le partite di Coppa si sapeva in partenza. «Sì ma non si sapeva quante squadre italiane avrebbero superato le eliminatorie. Adesso che tutto è più chiaro abbiamo deciso di finire in bellezza con una serata speciale, quindici giorni prima». Il direttore di Raiuno Carlo Fuscagni veramente avrebbe preferito che il programma saltasse gli appunta¬ menti del 6 e del 13 e li recuperasse poi subito dopo. Ma lui stesso ammette che dopo averne discusso con Baudo s'è reso conto che i problemi erano troppi. Contratti prolungati, costi in ascesa, oran delle partite future ballerini: meglio lasciar perdere e ricominciare a lavorare su nuovi progetti in una clima più sicuro. «Io sono soddisfattissimo di come è andata questa mia duplice fatica settimanale - dichiara Baudo -. Sciuparla sul finale con un programmazione incerta mi pareva un peccato». Nessun desiderio da parte della Rai di risparmiare qualche milione? «Per carità. Costiamo pochissimo: settecento milioni per due serate». Nessuna delusione sugli ascolti? «Ma no, nonostante un avvio pieno di polemiche per lo scontro tra me e Bongiorno, la trasmissione s'è assestata tra il 20 e il 22% di share. L'altra sera, con tutto che c'era Juve-Torino che ha fatto 10 milioni, io ho ampiamente superato i 5. E stasera con Claudia Schiffer, la più famosa fotomodella del momento, attorniata dalle colleghe Benedetta Barzini, Clarissa Burt, Anna Falchi, Marisa Berenson spero di fare anche meglio». Ma allora perché buttar all'aria tutto e non aspettare la seconda metà di aprile per ricominciare con altre puntate? Il problema è il referendum isti- tuzionale. Il 18 aprile si andrà a votare: tribune politiche, dibattuti, conferenze stampa affolleranno tra poco i palinsesti della Rai che in questo caso svolge davvero la sua funzione di servizio pubblico. Come garantire la collocazione certa di qualunque trasmissione? La Rai è lo specchio del Paese, dice Baudo. «Siamo in un periodo di sbandamento. Andiamo a votare su un referendum difficile da capire, con la classe politica allo sfascio. Magari serviranno più spazi che in altri casi. Non è un momento per giocare». E così, nel dubbio che la cronaca giudiziaria come ha già travolto il Parlamento finisca per travolgere anche la programmazione televisiva, la Rai mette le mani avanti e si prepara: film e pallone. Negli intervalli appelli al voto, chiarimenti, scontri, sempre però con un occhio ài tg sugli arresti eccellenti, [si. ro.] " Baudo: «Ci sono anche le partite quindi abbiamo pensato di finire con uno special 15 giorni prima»

Luoghi citati: Roma, Torino