Berenice, città dell'oro e lager dei Faraoni

Berenice, città dell'oro e lager dei Faraoni Tra gli esploratori italiani che hanno riportato alla luce in Sudan vestigia di 10 mila anni fa Berenice, città dell'oro e lager dei Faraoni Mesi di ricerche nel deserto e poi finalmente le tombe raccontano ASSUAN DAL NOSTRO INVIATO Marzo 1993. La città dell'oro si racconta dopo diecimila anni di silenzio e mistero. Si racconta attraverso le tombe, i suoi morti, gli oggetti che li hanno accompagnati. Svela il «lager» dei faraoni, la città della deportazione, dei prigionieri curvi con le famiglie nelle miniere. La città dell'oro è Berenice Pancrisia, individuata tre anni fa dai fratelli Angelo e Alfredo Castiglioni. In altre spedizioni i due industriali lombardi e i loro compagni d'avventura avevano compiuto rilievi fotografici e dato realtà a supposizioni. Poi il governo sudanese ha acconsentito a scavi limitati alle tombe. Ne hanno aperte otto. E da quelle tombe, con le conferme alle tesi degli archeologi, è uscito un tesoro: monili d'oro di raffinata fattura, scarabei, una mano, conchiglie, bracciali, un anello con testa di serpente. Nei saloni dell'hotel Cataract, quello di Assassinio sul Nilo, di fronte a feluche che tagliano il fiume, a due passi da caos e odori del suk, i Castiglioni raccontano due mesi di silenzio in duemila chilometri di sabbia e pietra, con temperature fino a 58 gradi, raccontano scorpioni, ragni, vipere cornute, cocktail di avventura e ricerca, ideale per lo sponsor, la Sector (con la collaborazione di Ip), che con questi esploratori ha perfezionato il suo slogan «No limits»: Indiana Jones non è credibile, lo sono gli eroi metropolitani che tornano dal deserto con un tesoro per la cultura. Che cosa rivelano i Castiglioni e compagni (il tecnico Balbo, gli archeologi Sadr e Salah, l'architetto Sozzani, il fotografo Vitelli e il cineoperatore Ganci)? Rivelano la terza Berenice, quella che mancava all'appuntamento. Conoscevamo Berenice Epidere, scoperta nel 1809 da Henry Salt sulle coste dell'attuale Eritrea, e Berenice Trogloditica, sulle coste del Mar Rosso, scoperta nel 1818 da Giovanni Battista Belzoni. Berenice Pancrisia viveva nelle poche righe lasciata da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia. Quattro anni fa, a 220 chilometri in linea d'aria dal Mar Rosso, a 900 dal primo centro abitato, ai margini del Wadi Aliati, antico letto di fiume prosciugato, in pieno deserto nubiano, nel Sudan, gli «eroici bambini» Castiglioni trovarono una città ai margini del canyon, con due castelli difensivi e una strada centrale. Era l'altra Berenice? Gli archeologi risposero sì. In questo inizio '93 la carovana è tornata con mezzi dell'Iveco, capaci di salire al limite del ribaltamento, carichi di scorte d'acqua e carburante. Andavano ad aprire le tombe. Il primo tu¬ mulo conteneva un corpo in posizione fetale, coperto dì pietre e offerte votive. Intorno vasellame del Neolitico finale (3 o 4 mila anni prima di Cristo). Poi ecco il cadavere di un bambino, resti di pelle d'animale, carboni di sacrifici. Un'altra tomba: animali, anche un cane che sembra strangolato. Un sacrificio? Vasellame e segni di fuochi. Le ossa di una bimba hanno addosso dischetti d'oro lavorati con cura. Il vasellame segna le epoche, conduce a Tolomeo II Filadelfo (FU secolo a. C). E al tramonto, nella tomba più misera, ecco un sacchetto con 18 pezzi d'oro che sembrano lavorati nella valle del Nilo. C'è un doppio segnale da que¬ sto angolo di deserto del Wadi Allaki. Berenice Pancrisia fu miniera, ma anche zona di cultura autoctona. La città dei deportati (criminali, dissidenti, funzionari in disgrazia) fu centro di una civiltà precedente e di una successiva. Accanto ai tesori delle tombe, molto interessano agli studiosi - dice l'egittologo Silvio Cuito - gli strumenti per la lavorazione: frantumatoi, piani inclinati per il lavaggio, circuiti per il recupero dell'acqua. La città dell'oro - fantasma come Atlantide comincia a rispondere alle domande attraverso il suo granito, le sue tombe, i suoi morti. Marco Nekottì I fratelli Angelo e Alfredo Castiglioni hanno guidato la spedizione che ha svelato i segreti di Berenice

Luoghi citati: Berenice, Eritrea, Sudan