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Scandalo sull'arcivescovo seduttore New Mexico, monsignor Sanchez scrive: chiedo perdono ai fedeli e a Dio Scandalo sull'arcivescovo seduttore Cinque donne: ci insidiò quando eravamo adolescenti WASHINGTON. Scandalo nel New Mexico: cinque giovani donne hanno raccontato a giornali e televisioni che l'arcivescovo cattolico di Santa Fe ha approfittato della loro devozione religiosa per sedurle, quando ancora erano adolescenti. Cinquantanove anni, dal 1974 a capo di una delle più popolose diocesi Usa, ex segretario della Conferenza episcopale americana, monsignor Robert Sanchez ha fatto l'altro ieri un clamoroso, pubblico «mea culpa»: «Chiedo pubblicamente perdono - ha ammesso in una dichiarazione scrìtta - così come l'ho già chiesto a Dio. Ho sempre cercato di non ferire e di non deludere nessuno e oggi devo dire che mi dispiace... Mi rendo conto di aver provocato sofferenza». Lo scandalo è scoppiato lunedì sera, quando una stazione televisiva di Albuquerque ha mandato in onda interviste di tre donne che hanno narrato di «incontri sessuali» con l'arcivescovo tra la fine degli Anni Settanta e l'inizio degli Anni Ottanta. Sulla vicenda la «Cbs» rincarerà la dose: ha già pronto un servizio per la trasmissione «Sixty Minutes», dove le amanti del segretario della conferenza episcopale - tra le personalità di maggior spicco nella Chiesa cattolica Usa - salgono da tre a cinque. Le donne sono venute allo scoperto per vendetta e non l'hanno nascosto: non sopportavano più l'atteggiamento «farisaico» dell'arcivescovo che ha continuato a negare l'esistenza di problemi connessi con la sessualità dei sacerdoti e glissava su una questione di bruciante attualità negli Usa - gli abusi sessuali sui bambini da parte di preti pedofili - malgrado almeno sei sacerdoti della diocesi di Santa Fe siano sotto inchiesta per questo crimine. L'altro ieri, un quotidiano del New Mexico, «The Albuquerque Tribune», ha gettato altra benzina sul fuoco: nel '91 la diocesi di Santa Fe avrebbe tacitato con un bel gruzzolo di dollari un'amante dell'arcivescovo che voleva dar pubblicità al suo caso. [Ansa]