Stiliste alla riscossa E Milano le incorona

Stiliste alla riscossa E Milano le incorona Laura Biagiotti punta sulla maglia, romantica e sobria Alberta Ferretti Stiliste alla riscossa E Milano le incorona MILANO DAL NOSTRO INVIATO Le donne dettano legge. Sono loro a decidere come vestirsi. Lo conferma anche il trionfo delle stiliste, presenti ieri in fiera, che con molta concretezza tracciano l'identikit per il prossimo inverno. Signore vincenti, ottimiste e con le idee chiare. A cominciare da Laura Biagiotti. La couturier annuncia, dopo cinque anni dalla sua prima sfilata a Pechino, che presto vestirà le donne con gli occhi a mandorla grazie a un accordo con la Citic Europa (divisione occidentale della più grande compagnia del Celeste Impero). «Mi riempie di gioia l'idea di realizzare per le cinesi anche soltanto un fazzolettino o un rossetto», racconta la creatrice romana dopo aver firmato alcune licenze, fra cui quella del cachemire, per commercializzare una serie di prodotti nel mercato della Repubblica Popolare. Licenze a cui si aggiunge l'apertura di tre boutique in Cina. Per festeggiare la firma del contratto, prevista a Pechino i primi di maggio, alla Biagiotti verrà consegnato il «Premio Marco Polo», duranta una serata, con tanto di defilé, riservata a 250 personalità. Attenta osservatrice dei mutamenti di costume, la Biagiotti, traduce la maturità delle sue clienti abolendo i suggerimenti a senso unico. Le sue, infatti, sono proposte scomponibili. Segue e sviluppa il filone della maglia, che nei prossimi mesi terrà banco ovunque, invitando a un comfort gradevole ed economico. Ma al tempo stesso declina questo materiale in mille modi. Dal golfone-vestito, al morbido blazer; dalla tutina al tween set; fino alla pelliccia di cachemire. «Un'alternativa dedicata alle freddolose ecologiste», spiega la stilista, dopo la sfilata. La maglia è vincente. Lo dimostra anche Angela Missoni, figlia d'arte, che esordisce nel settore con una collezione di golf tutta sua, in vendita a prezzi che partono dalle 150 mila lire e non superano le 700 nei modelli più elaborati. Da Alberta Ferretti invece c'è aria di romanticismo. Le gonne lunghe e trasparenti ricordano gli Anni Venti, i volant delle camicette rimandano ad atmosfere antiche, le tuniche sono leggere e composte. Persino Alba Parietti, presente in sala come testimonial della stilista, sembra aver assimilato questa tendenza misurata e sobria. Per una volta la star televisiva abbandona spacchi e scolli optando per un'accollata tuta nera di lana a coste, accompagnata da un gilet. Linguaggio contemporaneo, con poche cadute nel mondo delle reminiscenze, è anche quello di Krizia, che l'altra sera ha offerto ai suoi ospiti un'esperienza diretta nella complicata realtà virtuale, dove tutto diventa ciò che si desidera. Tanti giochi per sentirsi diversi, ma anche per sottolineare una rinata femminilità che guarda al futuro con rassicuranti giacche e pantaloni da cavallerizza, robusti blazer in Principe di Galles con inserti in pelle, teneri abiti in mussola di lana che si dilatano sotto i fianchi. «Noi donne della moda sappiamo calibrare meglio la bilancia della modernità fatta di sex appeal e durezza», afferma Donatella Girombelli, creatrice della linea Genny. Ecco che allora il tailleur mascolino perde rigidezza e si ingentilisce con macro bottoni gioiello. Ancora uno stile svelto e mettibile, senza troppe eccentricità, arriva dalle figlie di Wanda Ferragamo: Giovanna, Fiamma e Fulvia. Le tre stiliste - nel pret-àporter che porta la firma del celebre padre, Salvatore - hanno puntato tutto sui colori chiari che donano al volto: banana, albicocca, pistacchio e celeste. Un guardaroba composto da golfini, golfetti e abiti stretti che si coordinano a montoni in tinta e borsette a forma di pigna o fungo. Infine, chi è arcistufa del solito blazer può scegliere i robe-manteau di Sonia Bogner. La sorella di Florincla Bolkan assicura che ai consigli d'amministrazione questi capi, e le gonne lunghe solcate da profondi spacchi, diventeranno la nuova divisa delle top manager. Antonella Ama parte Un modello della collezione di Laura Biagiotti

Luoghi citati: Cina, Europa, Galles, Milano, Pechino