La Zecca cambia ancora il volto delle 100 lire

La Zecca cambia ancora il volto delle 100 lire Ennesimo tipo: più lucide e maneggevoli La Zecca cambia ancora il volto delle 100 lire Saranno in circolazione tra pochi mesi La versione «mini» è già stata ritirata ROMA. Siamo davvero un Paese spensierato. Mentre la Banca d'Italia si sfianca per difendere la lira, il Tesoro si affanna sotto il peso dei Bot, finalmente una notizia allegra. Gli stilisti della Zecca hanno disegnato le nuove 100 lire: più luccicanti e maneggevoli. Ventidue millimetri di diametro per 4,5 grammi di cupronichel: ecco la nuova veste degli spiccioli che l'Istituto poligrafico Zecca dello Stato si accinge a coniare, secondo i criteri stabiliti da un decreto del ministero del Tesoro pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale di ieri. Saranno pronte tra qualche mese. «La nuova moneta avrà sul dritto una testa dell'Italia turrita, sul rovescio, al centro, il valore circondato da una corona sulla quale campeggiano un gabbiano, una spiga di grano, un delfi- no e un ramo d'ulivo», spiega Roberto Patrizi, assistente di direzione della Zecca. «Ne corneremo 230 milioni di pezzi nel 1993, in sostituzione delle 100 lire «formato mignon» (diametro di 18,3 millimetri, peso 3,3 grammi, contorno zigrinato, emesse nel 1990), che non hanno avuto successo». Infatti gli italiani, indifferenti alla moda del Tesoro, hanno continuato a preferire le 100 lire, ormai quarantenni, di 27 millimetri di diametro e 8 grammi di peso «che non sono più coniate da tre anni, perché hanno un costo di produzione troppo alto», spiega Patrizi. E le novità della Zecca non sono finite: «Quanto prima dovrebbe essere approvato il decreto per le nuove 1000 lire, in moneta metallica, che sostituiranno le banconote». [a. vig.J Le nuove cento lire viste davanti e dietro

Persone citate: Paese, Patrizi, Roberto Patrizi, Tesoro

Luoghi citati: Italia, Roma