Lévy, Depardieu, Piccoli La star abbandona il ps
Lévy, Depardieu, Piccoli La star abbandona il ps Lévy, Depardieu, Piccoli La star abbandona il ps IL CASO SENZA VIP IPARIGI E Politiche? Hanno un'im■ portanza secondaria, meglio guardare alle Presidenziali» dice Michel Piccoli. E si defila. In rue Solferino, la sede centrale ps, speravano che almeno lui non abbandonasse tra i marosi l'esile barca del socialismo francese. Fedelissimo mitterandiano da sempre, gran sottoscrittore (petizioni, appelli, denunce), in ottime relazioni con Jack Lang, era un po' la bandiera ps nello star-system transalpino. Invece eccolo ammainarsi da solo, nell'attesa che i tempi ritornino propizi per la Rosa: diserterà i meeting, né lo vedremo appoggiare candidature. Poco male, se al segretario Fabius rimanesse qualcuno per consolarsi. Cioè gli autorevoli sostenitori degli Anni Belli, un caravanserraglio per divi rock, critici, intellettuali, stilisti... senz'altro comun denominatore tranne la mitterandolatria. Li chiamavano «Tontonmaniaques». Era un piccolo esercito nel '86: lo sostituisce il nulla o quasi. Per farsi rieleggere a Blois, il ministro della Cultura Lang accoglie nel suo feudo l'ex campione tennistico Yannick Noah e Yvette Horner, vedette ancor più appannata. Non che tra l'opposizione le cose vadano assai meglio. Tace Alain Delon, che amava fare da sponsor a Charles Pasqua, e Johnny Halliday di cui la cronaca ricorda apparizioni con Jacques Chirac. In compenso i gollisti possono vantare tra ì supporter ben due navigatori solitari, Gerard d'Aboville e Loie Perron. Ma fa scandalo, sopra tutto, il fuggi-fuggi dai ranghi ps. L'«impegno politico» per gli uomini di cultura e spettacolo ha, non bisogna dimenticarlo, un imprinting gauchiste. Sette anni fa, quando la Destra faceva presagire il successo nelle Legislative (arrivò il governo Chirac ovvero la prima coabitazione, bissabile - dicono i sondaggi - dopo il 28 marzo), non poche celebrità si mobilitarono per scongiurare il crollo ps. Tra gli altri, il filosofo Bernard-Henry Lévy e Gerard Depardieu. Il loro silenzio attuale testimonierebbe se non l'imbarazzo almeno un qualche disinteresse. «Le Parisien», che ha braccato gli ex firmatari, pubblica scampoli illuminanti. Caustico il romanziere Lucien Bodard: «Il ps '93 mi sembra appena a sinistra del Front National». «La crisi ha cambiato troppe cose. Gauche e Droite ormai non fanno più una politica diversa» dice lo studioso Marek Halter. Prosegue Roland Topor, scenografo e disegnatore irriverente: «Firmai qualcosa a suo tempo, d'accordo, ma adesso ho altri interessi. Deluso dalla Rosa? E chi non lo sarebbe?». «Venga pure una seconda coabitazione. Il ps si è troppo abbuffato» afferma Angelo Rinaldi, forse il critico letterario più celebre di Francia. Conclude la serie Roland Castro, l'urbanista che vuole innovare le banlieue s: «In politica pratico lo zapping. Mi piace lavorare con Charles Pasqua (ex ruvido ministro rpr agli Interni) pur senza condividerne le idee, sostengo Michel Rocard nel do- po-Mitterrand e voterò per i ribelli del pcf». La galassia «fiancheggiatori» è dunque esplosa. Che poi Marguerite Duras o Francoise Sagan rimangano vicine al ps non stupisce. Ma la loro discrezione nel farlo sapere costituisce l'ennesima prova dell'impasse in rue Solferino. E le firme, se proprio bisogna raccoglierle tra i vip, riguarderanno le violenze in Bosnia, non il credo socialista. Minori difficoltà tra i Verdi. Il futuro è loro, annunciano le previsioni demoscopiche. Da 4 artisti di rilievo (ma non oltrefrontiera) giunge un'adesione piena: Anemone, Marc Jolivet, Pierre Richard, Jacques Fabbri. Nessuno, tuttavia, vuole figurare in lista. Con l'rpr - si diceva - tra piccole star (Yves Duteil, la cantante Jeane Manson) un vero eroe: Gerard d'Aboville, il navigatore folle che vinse il Pacifico a braccia. «Potevo farmi eleggere senza problemi nella mia terra, la Bretagna - osserva - ma preferisco appoggiare Chirac e Pasqua lungo i meeting». La navigazione solitaria continua in politica. [e. b.] Soltanto Noah elaDuras sono rimasti sulla scialuppa socialista nella tempesta Roland Topor (qui sopra) è deluso dal ps così come Alain Delon dai neogollisti Addio politica per Piccoli (a sinistra) e Halliday Addio politica per Piccoli (a sinistra) e Halliday Roland Topor (qui sopra) è deluso dal ps così come Alain Delon dai neogollisti
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