La rentrée di Nixon

La rentrée di Nixon La rentrée di Nixon Alla Casa Bianca con grandi onori «Aiuti ai russi prima che sia tardi» WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Bill Clinton ha sostenuto ieri la necessità di convocare un vertice anticipato del Gruppo dei 7 Paesi più industrializzati per decidere nuovi consistenti aiuti alla Russia. Primo capo di Stato a compiere una visita alla Casa Bianca dopo le elezioni dello scorso novembre, Francois Mitterrand ha convenuto con lui. E' stato Clinton a lanciare l'idea, dopo averla ricevuta lunedì sera da un consigliere particolare, l'ex presidente Richard Nixon, ricevuto con grandi cerimonie alla Casa Bianca. La convinzione di Clinton che non si può aspettare, per offrire nuovi aiuti alla Russia, il vertice dei G7 di Tokyo, fissato per il prossimo luglio, nasce certamente dall'estrema preoccupazione degli Stati Uniti sulle difficoltà in cui si sta dibattendo Boris Eltsin. La priorità data da Clinton, testimoniata anche dalla decisione di incontrare Eltsin a Vancouver all'inizio del mese prossimo, deriva certamente da informazioni riservate sul carattere sempre più urgente della crisi russa e, forse, dalla previsione che, senza un rapido ed efficace aiuto dell'Occidente, il processo di democratizzazione ha ormai i giorni contati. «Io non credo che possiamo aspettare fino a luglio - ha detto ieri il Presidente degli Stati Uniti durante la conferenza stampa congiunta con il suo collega francese - perché i maggiori Paesi del mondo, che sono preoccupati dell'avvenire della Russia e desiderano che il processo di riforma vada avanti, si muovano». «Io sono a favore di questa idea di un vertice anticipato del 67 - ha convenuto, quando è stato il suo turno, Mitterrand.- Penso sia davvero necessario perché ci sono dei problemi, sia nell'Europa dell'Est sia in Russia, che appaiono decisamente urgenti e prioritari rispetto ad altri problemi». Clinton ha anticipato che consulterà gli altri Paesi del G7 per rendere possibile la convocazione di un vertice anticipato, sperando che i problemi territoriali che il Giappone ha ancora con la Russia (la disputa sulle isole Kurili) non blocchino l'iniziativa. Poiché Mitterrand sta per recarsi in visita a Mosca, un nuovo incontro tra i due capi di Stato avrà luogo prima che Clinton incontri Eltsin il 3 e 4 aprile prossimi nella città portuale del Canada occidentale, sperando di ricevere utili suggerimenti su come condurre il vertice con il Presidente russo. «Attorno a quella data e subito dopo - ha aggiunto - mi metterò al lavoro per cercare di organizzare la riunione anticipata del G7». Rispondendo a una domanda sul suo incontro del giorno prima con Nixon, Clinton ha parlato di una conversazione «mólto fruttuosa» e ha detto di essersi trovato «sulla stessa lunghezza d'onda» con il suo discusso predecessore repubblicano a proposito del problema Russia. E' stato Nixon, che prima delle elezioni aveva criticato aspramente George Bush per un eccesso di avarizia nel concedere aiuti a Eltsin, a offrire a Clinton l'idea del vertice anticipato del G7. Nixon, a sua volta, è appena rientrato da un viaggio a Mosca. E' portatore di due tesi, elaborate assieme al suo consulente per questi problemi, Dimitri Simes: che il problema russo è il «principale problema di politica estera del nostro tempo» e che il successo del processo di democratizzazione, anche se nell'immediato può costare all'Occidente, gli farà in seguito risparmiare nelle spese per la difesa. Secondo Nixon le grandi istituzioni finaziarie mondiali, come il Fondo Monetario, non sono le più adatte per organizzare l'intervento, che deve essere deciso e coordinato in sedi politiche, come, appunto, il G7. Paolo Passarmi