La Stampa - Consultazione Archivio

«Bernabè gestirà l'ente» «Bernabè gestirà l'ente» Barucci: «Ho piena fiducia nell'amministratore delegato» ROMA. In relazione alle ultime vicende giudiziarie - l'arresto del presidente dell'Eni Cagliari -, il ministro del Tesoro, Piero Barucci, nella sua qualità di azionista unico dell'azienda, in una nota ricorda che l'operatività del Gruppo è assicurata secondo la delega attribuitagli dal consiglio di amministrazione in seguito alla trasformazione dell'Ente in società per azioni - dall'amministratore delegato Franco Bernabè, che gode della più completa fiducia dello stesso ministro del Tesoro. Il gruppo Eni, con oltre 130 mila dipendenti ed un volume di ricavi '91 superiore ai 50 mila miliardi, è una delle maggiori realtà industriali e finanziarie italiane e mondiali, guidata operativamente dall'agosto '92, come ricorda appunto Barucci, dall' amministratore delegato Franco Bernabè, nelle cui mani si concentrano i maggiori poteri. Secondo l'ordinamento generale della società dall'amministratore delegato dipendono sei direzioni: affari legali; risorse umane e organizzazione; finanziaria; sviluppo, programmazione e controllo; amministrativa; estero. L'Eni è presente in borsa con le controllate Nuovo Pignone, Saipem, Immobiliare Metanopoh, Italgas, Serfi, Acque Potabili, Enichem, Enichem Augusta, Montefibre e Napoletana Gas (quest'ultima quotata al Ristretto); è inoltre uno dei gruppi pubblici maggiormente interessati al programma di dismissioni elaborato dal governo. Proprio la Nuovo Pignone, assieme al Credito Italiano, è stata indicata come l'impresa pilota nel programma di cessioni, un programma destinato ad arricchirsi con una serie di altre imprese. In particolare è vicina alla cessione la Savio, che opera nel settore tessile, e sono state avviate le procedure per la cessione di Agio Co al. L'Eni è presente anche all'estero, dove, nel '91, ha ottenuto ricavi per 18.550 miliardi. [Ansa]