«Giuliano? Dura fino ai referendum» di Flavia AmabileMaria Grazia Bruzzone

«Giuliano? Dura fino ai referendum» «Giuliano? Dura fino ai referendum» Sondaggio della Stampa in Parlamento E per il «dopo» Napolitano o Spadolini ROMA. Il governo Amato: c'è chi lo paragona ad un tappo di sughero: «Non lo levate, per carità, altrimenti viene giù tutto», implora il democristiano Vito Riggio. E c'è chi lo paragona ad una camera d'aria bucata: «Ogni giorno si attacca un pezzetto di gomma nuova ma ci sono lo stesso spifferi d'aria dovunque», commenta Giovanni Sarritzu, di Rifoa.dazione«6omunista. Là Camera dèi deputati è in bilico tra l'ironia e il d$BBS?a ^IMbÌMÌ mino non proprio regalare che sta seguendo il governo Amato. La Stampa aa provato a buttare lì tra 63 parlamentari, un campione del 10%, la domanda che da mesi sta appassionando gli osservatori dei fatti politici: quanto durerà ancora? La maggior parte dei deputati (il 70%) risponde prima di tutto con aria compunta che all'esecutivo non rimane molto più di un mese di vita. Ma è la forza della rassegnazione a spingerli a individuare nel 18 aprile, la domenica in cui si andrà a votare per i referendum, la data fatidica, il punto di svolta per l'esecutivo. Perché subito dopo, abbandonata l'aria compunta, partono le battute. «Sono quarantaquattro giorni dice Franco Bassanini del pds - e sono già quarantaquattro giorni di troppo». «A far cadere Amato non saranno i referendum, ma il viaggio negli Stati Uniti: eppure, avrebbe dovuto saperlo che ai presidenti del Consiglio porta male annunciare i viaggi all'estero. Non ricorda quel che accadde ad Andreotti?», si stupisce Riggio. Sono veramente pochi, dunque, i parlamentari che riescono a rimanere seri, parlando di Amato e del suo governo. Persino tra i suoi compagni di partito, il tono è di scherLm: «Quaoj^dwcerà ftmafco? Non faccio il profeta 'di sciagure», chiarisce il socialista Njgft^ggÉteg E dopo iliIT aprile? I caputati si aggrappano in massa e con forza all'idea del governo istituzionale retto dal presidente della Camera, Giorgio Napolitano (35 per cento), o da quello del Senato, Giovanni Spadolini (30 per cento). Un po' appannata appare, invece, 1 ipotesi di un ritorno di un democristiano a Palazzo Chigi che, pure, solo un mese fa tra i divani del Transatlantico veniva considerata la più probabile. Nel disorientamento generale spunta di nuovo il nome di Francesco Cossiga che guadagna un 5%: «Questo lascia capire lo stato di disperazione in cui versa il Palazzo», commenta l'ex Presidente della Repubblica di fronte a questo risultato che sorprende persino lui. Ma se quasi due terzi dei deputati danno ad Amato quarantaquattro giorni di vita, c'è anche un 10 per cento che si dice convinto che questo governo non durerà. E' la previsione che arriva dagli esponenti dei partiti di opposizione, ma è soprattutto l'augurio che arriva da alcuni ex-parlamentari come Tina Anselmi che si aggirava nel Transatlantico con questo slogan «alle elezioni, subito». Flavia Amabile Maria Grazia Bruzzone 10% non dura. Si va subito alle elezioni non sa 10% una faccia del tutto nuova

Luoghi citati: Roma, Stati Uniti