«Il nostro re Salomone, un faraone egiziano»
«Il nostro re Salomone, un faraone egiziano» Studioso israeliano conferma la tesi di un archeologo del Cairo: e si attira le ire dei colleghi «Il nostro re Salomone, un faraone egiziano» Si chiamava Amenofi III, aveva un harem con centinaia di donne JTEL AVIV E Salomone e il faraone Amenofi ni sono la stessa persona: alla nuova sfida lanciata nei giorni scorsi dall'archeologo britannico di origine egiziana Ahmed Osman il mondo accademico israeliano ha reagito finora con una certa sufficienza. L'unico a non essersi stupito è Yehoshua Ezion, di professione violinista ma grande appassionato di archeologia biblica, che già un anno fa, nel suo libro La Bibbia perduta, aveva avanzato un'ipotesi simile. Le Sacre Scritture, sostiene Ezion, sono un documento di grande precisione storica, e soltanto un grave difetto di metodo dell'ar- cheologia tradizionale ha impedito finora di riportare alla luce, per esempio, i «veri resti» della città di re Davide o i fasti del regno di Salomone. Ezion è uno studioso dilettante, ma non un dilettante qualunque: da oltre vent'anni si dedica a questo genere di ricerche e ha già pubblicato diversi libri. Anche lui, come Osman, ritiene che Salomone sia vissuto molto prima del X secolo avanti Cristo, ma non è in grado di confermare l'i- potesi dell'archeologo anglo-egiziano che lo retrodata al XIV secolo. Secondo lui Osman usa un metodo errato per la determinazione cronologica delle dinastie egizie e, spostando indietro di 400 anni il regno di Salomone, lascia un vuoto nella storia del popolo ebraico. Seduto nel suo salotto di Kiryat Ono, alla periferia di Tel Aviv, Ezion riassesta con grande scioltezza la storia ebraica: «Il regno di Israele - dice non coincide con l'età del ferro, ma rientra in quella del bronzo». Già sei anni fa Osman aveva suscitato scalpore tra gh archeologi con un libro, Stranger in the volley ofthe kings (Straniero nella Valle dei Re) in cui sosteneva di essere riuscito a identificare la mummia del patriarca ebreo Giuseppe, divenuto, secondo la Bibbia, un alto dignitario egiziano: si trattava della mummia di Yuya, gran visir del faraone Tuthmosi IV, esposta nel museo egizio del Cairo. Il nome Yuya lascia intendere che fosse uno straniero, mentre le qualifiche di confidente del re, grande principe, premiato da Dio, il saggio, ricordano quelle che, secondo la Bibbia, furono di Giuseppe. La nuova tesi di Osman, sull'identità di re Salomone e del faraone Amenofi III, si appoggia su una serie di impressionanti coincidenze, come il fatto che entrambi avessero celebri harem con centinaia di donne, e che entrambi abbiano venerato un solo dio per tutta la loro vita, con una deviazione in vecchiaia per la dea fenicia Astarte. Fra i reperti del X secolo, fa notare lo studioso, niente ricorda gh splendori di Salomone, che deve essere quindi vissuto in epoca anteriore. Su questo punto concorda Ezion, secondo cui la «grave discrepanza» tra il racconto biblico e l'immagine che si ricava dagli scavi archeologici è dovuta a una errata datazione. Sarebbe dunque necessaria una revisione della cronologia dell'antica storia ebraica. Lo studioso israeliano aveva pensato a un collegamento tra re Salomone e il faraone studiando uno scarabeo di inusitate dimensioni trovato a Lakhish, a Sud di Gerusalemme, e attribuito a Amenofi III. Il monarca in questione, si apprende dai geroglifici, regnava nell'area tra Kari (Egitto) e Naharina (Siria), era sposato con la regina Thei, amava andare a caccia. «La descrizione - secondo Ezion - ricorda quella di re Salomone, che era sposato con una principessa egiziana di nome Bathia». Per rompere il rapporto subal¬ terno che lega la cronologia della storia ebraica antica a quella egiziana, Ezion ha proposto un di verso metodo, che però è stato respinto dagli studiosi israeliani. «E' un "fondamentalista laico" ha scritto lo storico Yaakov Shavit - proteso a dimostrare che la Bibbia è un documento storico, un "parallelomane" che crede di poter stabilire "fatti storici" sul la base di coincidenze». Ma Ezion non si dà per vinto: e ricorda che l'archeologia tradizionale non è riuscita a chiarire molti enigmi, come quello delle mura di Gerico, crollate prima dell'as sedio stretto da Giosuè. AMoBaqub «La storia del popolo ebreo va riscritta, bisogna cambiare le date di alcuni secoli» L'antica storia ebraica è legata a quella egiziana
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