Lo Stato sta regalando chiese alle parrocchie di M. Cor.
Lo Stato sta regalando chiese alle parrocchie Denuncia pds: si perdono capolavori Lo Stato sta regalando chiese alle parrocchie Diciotto edifici soltanto a Roma «In cambio, nessuna contropartita» ROMA. «Lo Stato italiano sta regalando alla Chiesa gran parte del suo patrimonio culturale». Un pericolo denunciato dal pds che ha presentato un'interrogazione parlamentare per sapere «in base a quali fondamenti giurìdici» si sta ponendo in atto il trasferimento alle parrocchie della proprietà delle chiese e delle relative pertinenze finora di proprietà demaniale. Lo Stato italiano perderebbe molte chiese famose, con relativi capolavori d'arte e arredi preziosi in virtù di un parere del Consiglio di Stato. Tali beni, finora affidati all'amministrazione della Direzione generale Affari dei Culti del Mi-, nistero dell'Interno, verranno ceduti alle parrocchie organizzate in «enti civilmente riconosciuti». Un patrimonio inestimabile scivolerebbe, secondo la denuncia del pds, dalle mani dello Stato senza alcuna contropartita. Solo a Roma infatti le chiese che si trovano in condizione di essere cedute sono diciotto. Tra queste Santa Maria del Popolo, San Lorenzo in Lucina, San Sebastiano, Sant'Andrea della Valle, Santa Maria in Navicella. Tutti edifici di gran valore storico con opere di Caravaggio, Raffaello, Bernini, Canova, Rubens, Guido Reni ed altri maestri. ' Un tesoro che da solo - commentano i parlamentari del pds Stefano Rodotà, Giuseppe Chiarante e Renato Nicolini «potrebbe costituire il vanto di un intero Paese. Lo Stato ritiene invece che questo patrimonio possa essere regalato senza alcun corrispettivo». Secondo due sentenze del Consiglio di Stato infatti «per l'amministrazione tali proprietà altro non sarebbero che passività». Oltre al problema dell'opportunità di un simile regalo, per Giuseppe Chiarante, presidente dei deputati pidiessini, c'è il rischio che molte opere vadano perse. «Per quel che ci risulta infatti - avverte - al momento del trasferimento della proprietà alle parrocchie non viene neppure realizzato un censimento di tutti i beni conservati nelle chiese». Chiarante chiede inoltre se le parrocchie sarebbero in grado di provvedere alla manutenzione degli edifici e delle opere viste le difficoltà finanziarie che la stessa Chiesa italiana ha denunciato in un convegno a Perugia. «Sarebbe più opportuno - si legge nell'interrogazione - trasferire la proprietà di questo patrimonio dal Ministero dell'Interno a quello per i Beni culturali e ambientali, facendoli così rimanere nel patrimonio demaniale», [m. cor.]
Luoghi citati: Caravaggio, Perugia, Roma, San Lorenzo, San Sebastiano, Sant'andrea, Santa Maria
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