«Macché Nizza, quella è Viareggio»

«Macché Nizza, quella è Viareggio» l'immagine riprodotta sulle cartoline, dall'Italia scatta una denuncia «Macché Nizza, quella è Viareggio» // litorale toscano nella foto della Costa Azzurra VIAREGGIO NOSTRO SERVIZIO «Caro Franco, non sapevo che il tuo catamarano lo tenessi in Francia. Tanti saluti da Valentino Nerbini». Una bella cartolina recapitata pochi mesi or sono e che ora, riprodotta in formato poster, giganteggia nel salotto del destinatario. Mostra un tratto di spiaggia dorata, tre barche, un signore che si appresta a spingere un catamarano in acqua. Chissà quante se ne vendono di simili dalla Costa Azzurra alla Provenza. Immagini consuete, neppure troppo originali, fuori dal comune. Ma, sorpresa, sullo sfondo ecco anche le cand'Ve Apuane con le «ferite» inconfondibili vibrate dai cavatori del marmo. E, altra improvvisata, sul retro dell'immagine, accanto alla doverosa dichiarazione del divieto di riproduzione, sta scritto in stampatello: NIZZA. Ora, se la signora Rossella Settepassi, consigliera dell'Associazione Bagni, non fosse mai andata in casa del suo amico Franco e non avesse visto quel poster, non sarebbe successo nulla. Invece, qualche giorno fa. si è trovata proprio di fronte a quell'immagine tanto familiare ed è scoppiato lo scandalo, sono squillate le trombe di guerra. Sul fatto che si tratti di una fotografia scattata a Viareggio, nessuno ha dubbi, nemmeno Oreste Giannessi, presidente dell'Associazione regionale stabilimenti balneari, che promette battaglia legale. Informato dalla Settepassi, è entrato in possesso del falso originale e ha deciso di passare all'azione assieme ad un comitato turìstico lo¬ cale. Per la verità, il tentativo degli operatori turistici francesi è grossolano: non solo per l'inconfondibile presenza delle Apuane, ma anche per altri macroscopici particolari. Quali? Le tre barche, ad esempio: in un caso si tratta di un pattino in dotazione agli stabilimenti per la sicurezza dei bagnanti e sul cui lato è scritto in bell'italiano: Salvataggio. £ il catamarano: riconoscibile anche quello, non solo per la struttura e il colore, ma anche e soprattutto, per la presenza del suo proprietario, quel Franco Manetti, destinatario della cartolina. Nell'immagine, che lo ritrae di profilo. Franco Manetti è chinato sulla barca nel tentativo di alzare la vela per prendere il mare. Il fotografo ha scattato dal «largo», mirando in pieno il «Cavalluccio Marino», bar di giorno, discoteca la sera, proprio al confine tra lo stabilimento «Città Giardino» e la spiaggia di Lido di Camaiore. L'azione legale, che è stata promossa dalla crociata viareggina, intenzionata a di¬ fendere con le unghie e con i denti la sua immagine, partirà nei prossimi giorni. Ma la bella Nizza, una delle affascinanti «capitali» della Costa Azzurra, aveva proprio bisogno di un tratto di costa viareggina per sponsorizzarsi, per mettersi in mostra e farsi pubblicità? E che cosa accadrà ai falsari francesi? Secondo l'avvocato Renzo Vècoli, ex sindaco democristiano di Viareggio, si tratterebbe «di un fatto illecito relativo al Codice Civile, che avrebbe come immediata conseguenza il ritiro della cartolina in questione e un'azione di risarcimento danni a vantaggio della città balneare toscana». Vècoli non sembra però convinto più di tanto sull'intenzione. Ed avanza questo dubbio: vero è che a Nizza non mancano certo begli scorci da mandare in giro per il mondo. Sarà quindi un equivoco, un mancato controllo del materiale fotografico, un errore grossolano, insomma, dovuto più a distrazione che a intento di contraffazione. Ma il pasticcio è sotto gli occhi di tutti. E Viareggio non può certo tirarsi indietro, arrendersi così. Donatella Bartolini La cartolina che riproduce l'immagine contesa tra Nizza e Viareggio