Quei 705 modi di dire femmina

Quei 705 modi di dire femmina Quei 705 modi di dire femmina Raccolta di citazioni da Dante a Troisi niill; ■ «PICCHIALA CON UN FIORE» PRENDERE qualche centinaio di autori d'ogni tempo e Paese (30 grammi di Dante e Traisi, 100 grammi di Oscar Wilde e 100 di Kipling, 50 grammi di La Rochefoucauld), impastare con proverbi cinesi e massime popolari toscane, aggiungere un pizzico di arie d'opera, spolverare con qualche breve citazione dalla Bibbia. Ordinare il tutto per temi e passare in tipografia. Ricetta semplice e di grande effetto. Si chiama «Picchiala con un fiore», autrice Elena Spagnol, editore Vallardi, e arriverà presto in libreria: 705 massime, aforismi, versetti, strofe sulla donna e intorno alla donna. Fossero uscite per l'8 marzo sarebbero andate a ruba. Ricetta non nuova, si direbbe pensando alle 800 mila copie di «Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano» numero 1 e al mezzo milione di copie delle formiche numero 2. Invece errore. Perché se è vero che il successo delle formiche precede l'uscita di questo libretto, bisogna sapere che proprio a Elèna Spagnol appartiene una specie di «copyright» della formula. Il suo «Libro delle citazioni» era uscito da Feltrinelli nel lontato 1981, e miglior fortuna aveva avuto nel 1983 passando alla VallardiGarzanti. Dunque ecco adesso queste donne, indagate in dodici capitoli: da sole e con gli uomini, innamorate, giovani e vecchie, belle, oneste e ciarliere o brutte, infingarde, avide e taciturne, sposate e signorine, gelose, fedeli e fedifraghe. La massima che dà il titolo al libro la si trova al numero 7: «Se picchiate una donna con un fiore, preferite una rosa. Per via delle spine», firmato Henri de Régnier. Piluccando nello stesso capitolo («Le donne»), si incontrano Aulo Gellio («la donna è un male necessario»), Boris Vian («quel che si è trovato di meglio per sostituire l'uomo se si ha la scarogna di non essere pederasti»), San Paolo («nelle chiese tacciano») e una novantina d'altri maschi che dicono la loro. Su circa 350 autori citati in tutto il libro, le donne che parlano di sé sono meno di trenta. «Non si nasce donna: si diventa», dice Simone de Beauvoir in quel primo capitolo. E Mae West: «Quando sono buona sono buona, ma quando sono cattiva sono meglio». Nel secondo («Le donne e gli uomini»), tra un Bertrand Russell, un Joseph Conrad e un Voltaire, si incontrano Virginia Woolf, Mrs. Campbell, Margaret Mead, Marlene Dietrich. E Gloria Steinem: «Una donna senza un uomo è come un pesce senza bicicletta». Sfogliando sfogliando, arrivano considerazioni sull'età, la bellezza, la parlantina, l'amore, il denaro. E poi matrimonio, gelosia, fedeltà. Ogni tema un capitolo. Per la cronaca, Henri de Montherlant si domanda «se ci si può interessare all'anima di una donna con le gambe troppo corte», Marziale sentenzia che «la moglie non sia troppo dotta» e George Coiman il Vecchio spoetizza: quali due cuori e una capanna, «datemi l'indifferenza e una carrozza a sei cavalli». Spoetizza anche Anita Loos: «Quando ti baciano la mano, questo può farti molto piacere. Ma un diamante e un braccialetto di zaffiri durano tutta la vita». Una pubblicità direbbe «è per sempre». Settecentocinque citazioni. Signora Spagnol, quanto tempo le è occorso per metterle insieme? «Poco, perché il grosso del lavoro, che era durato 5 o 6 anni, l'avevo già fatto per il libro che era uscito da Feltrinelli e poi da Vallardi». E il criterio che ha usato per scegliere le massime? «Che fossero belle, evitando quelle troppo serie e noiose. Un criterio di leggerezza. Citazioni sulle donne come soggetto, nei loro rapporti e con i loro problemi, che facciano sorridere». E allora: «La donna fedele ha dei rimorsi, la donna infedele dei rimpianti» (proverbio cinese), «le donne oneste non si sanno consolare degli errori che non hanno commesso» (Sacha Guitry), «se uno ti porta via la moglie, non c'è miglior vendetta che lasciargliela» (idem). Tra le citazioni non c'è traccia di impegno politico e diritti civili come oggi si intendono. Ma «la formula è indovinata», dice Elena Spagnol. «Quando una donna parla, sorridi e non ascoltarla» (Confucio). Eva Ferrerò Aulo Gellio: male necessario Marziale: no a mogli dotte Da sinistra Simone de Beauvoir e Virginia Woolf A destra Marlene Dietrich Nella foto grande il corteo di ieri a Milano

Luoghi citati: Elèna Spagnol, Milano, San Paolo