Miglio torna all'attacco «Pronti a menar le mani»

Miglio torna all'attacco «Pronti a menar le mani» L'ideologo della Lega: useremo il martello Miglio torna all'attacco «Pronti a menar le mani» MELANO. La Lega Nord si prepara all'occupazione di piazza Duomo e il senatore Gianfranco Miglio già scalda muscoli e cervello: «Dalle vallate arriveranno tutte le nostre legioni», annuncia. Senatore, «e se si tratterà di menare lé mani siamo in condizione di sfondare molti portoni». L'ha detto lei, conferma? «Confermo». E oggi dirà che sono metafore? «Non tanto. E' che noi vogliamo sfondare il Palazzo e il momento è buono e Amato sta proprio facendo una brutta fine». Amato con le ore contate, kaputtl, rausl?... «Ha tendenze golpiste, usa le sue conoscenze della Costituzione per calpestarla. Scalfaro è la seconda volta che deve intervenire, e la prima è stata quando Amato aveva chiesto i pieni poteri di delega legislativa. Adesso ne ha fatta un'altra, non so se avrà tempo per la prossima». Evviva Scalfaro, dunque? «Per fortuna che interviene, ma bisogna stare attenti. Con i tempi che corrono è comprensibile tentare di calpestare la Costitu¬ zione. I sostenitori del vecchio non si sono resi conto che l'opinione pubblica è sdegnata e tutti i tentativi di "colpi di spugna" sono destinati a produrre scontri... Bisogna armarsi contro questi soggetti». Metafora? «Sì». Situazione rivoluzionaria? «Pre-rivoluzionaria. La classe politica, come dice giustamente Pannella, è coinvolta in un colossale caso di associazione a delinquere. Vedrete, presto ci finiranno dentro anche Forlani e il De Mita dell'Irpinia...». E lei non si lamenta di certo, no? «Figuriamoci. Però sono d'accordo con Martinazzoli: bisogna celebrare presto i processi altrimenti si arriverà davvero ad una giustizia rivoluzionaria, e quindi sommaria». I rimedi, secondo lei? «Non certo con il decreto Conso, poveretto, galantuomo messo in vetrina e bidonato dagli stessi che l'hanno esposto. Bisognerebbe accelerare il corso della magistratura potenziando i pool di indagine, bisognerebbe intervenire con provvedimenti legislativi per accelerare i processi. Ma per questo ci vorrebbe un nuovo Parlamento, ci vorrebbero misure superiori per eccezionalità a quelle del terrorismo. Erano poche decine, i terroristi. Questi saranno 60, 90 mila». Tre notizie milanesi, di ieri. Amato si è preso del buffone dagli studenti della Bocconi; a una manifestazione davanti a Palazzo di Giustizia si è visto un cartello cor. la scritta: «Ai politici ladri non le manette, ma anche il cappio al collo»; un sondaggio de «Il Giornale» dice che gli schiavettoni a Enzo Corra sono cosa giusta per 63 milanesi su cento e grave per 36. Brutti segnali da gogna? «Perbacco! Segnali positivi di una situazione pre-rivoluzionaria. L'opinione pubblica ha capito che è una classe politica di criminali». Ieri sono andati in piazza i mille de la (diete», pds, rifondazione comunista e verdi. Almeno sul tempo vi hanno battuto... «Vanno benissimo quei mille, ma sono una frazione e basta. Noi siamo la massa: tanti, determinati e compatti. Siamo il martello che spaccherà il Sistema», [g. cer.] «Attenti ad Amato ha tendenze da golpista» Il senatore Gianfranco Miglio ideologo della Lega Nord