I RISCHI DI ELEZIONI ANTICIPATE di Sergio Romano

I RISCHI DI ELEZIONI ANTICIPATE I RISCHI DI ELEZIONI ANTICIPATE E, accaduto quello che temevamo. Piegandosi alle richieste che gli venivano dal suo e da altri partiti, Amato ha distrutto in poche ore il capitale di imparzialità e di estraneità che era riuscito ad accumulare negli scorsi mesi. Come sempre accade in queste circostanze, ha ormai pochissimi amici. Anche coloro che nei giorni scorsi lo incoraggiavano a liquidare Tangentopoli con una «soluzione politica» si comportano tartufescamente e sostengono di non avere mai approvato il decreto che depenalizzava il finanziamento illecito dei partiti politici. Raramente la classe politica italiana ha dato una più evidente dimostrazione delle sue scaltrezze e della sua mancanza di coraggio. Raramente ci è stato regalato uno spettacolo peggiore: il governo rinuncia al proprio ruolo nazionale per un'operazione giuridicamente ambigua e i suoi beneficiari si affrettano, nella migliore delle ipotesi, a prendere le distanze per affettare una moralità di cui sono incapaci. Non sappiamo che cosa sia peggio: il cattivo decreto o i politici che corrono ipocritamente ai ripari per lasciarne la responsabilità al presidente del Consiglio Amato. Se fossimo osservatori stranieri questa tragicommedia ci parrebbe istruttiva e divertente. Ma siamo cittadini italiani e costretti a subire le conseguenze di ciò che succede nel nostro Paese. Proviamo allora ad immaginare il seguito possibile di questa deplorevole vicenda. Il governo rischia di cadere nelle prossime ore. Potrebbero prevalere allora i partiti che chiedono le elezioni anti- Sergio Romano CONTINUA A PAGINA 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Amato, Paese