Governo alle corde, Amato: sono solo di M. G. Bruzzone

Governo alle corde, Amato: sono solo Tangentopoli, consensi al Quirinale per il no al condono. Le opposizioni: dovete andarvene Governo alle corde, Amato: sono solo //premier fischiato a Milano. Como: potrei dimettermi ROMA. Fischi su Amato, prima a Verona, poi alla Bocconi di Milano, dove era stato invitato per una lezione. «Mi hanno lasciato solo», ha commentato amaramente il presidente del Consiglio. Fischi anche per Conso, a Torino: «Sto pensando alle dimissioni», ha detto il ministro della Giustizia. Il governo sembra decisamente alle corde. E i segnali per l'immediato futuro non sono per nulla rassicuranti. Ieri psdi e pli hanno preso le distanze da Amato, e c'è stato un attacco frontale di Occhetto a un governo considerato più «pericoloso» delle elezioni anticipate. Il giorno cruciale è oggi. In mattinata si riunisce il governo per prendere atto dello smacco arrivato da Scalfaro e delle dimissioni di Ripa di Meana. Amato è intenzionato ad andare avanti, anche se ormai si è incrinato il rapporto con Scalfaro. Martinazzoli e Benvenuto sono contrari alla crisi, ma socialdemocratici e liberali potrebbero anche dire «basta». M. G. Bruzzone, F. Ceccarelli A. Minzotini, G. Pavido A. Raplsarda e A. Zeni a pag. 2,3 e s m Il presidente del Consiglio, Amato

Luoghi citati: Como, Milano, Torino, Verona