Fava nel mirino della mafia di Fabio Albanese

Fava nel mirino della mafia Fava nel mirino della mafia // deputato (Rete) doveva morire lo stesso giorno di suo padre CATANIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Per eliminare il deputato della Rete Claudio Fava, il killer diventato pentito da qualche settimana aveva addirittura scelto una data che era un simbolo: il 5 gennaio scorso. Quel giorno si ricordava il nono anniversario dell'uccisione del padre del deputato, il giornalista-scrittore Pippo Fava, voce «scomoda» nella Catania degli Anni Ottanta che sosteneva di essere «città immune dalla mafia», e che vedeva di cattivo occhio chiunque affermasse il contrario. Di quell'agguato, nove anni dopo la tragica esecuzione, non se ne fece nulla. Le condizioni non lo permettevano perché, alla commemorazione, c'erano troppi poliziotti, in buona parte componenti delle scorte delle personalità intervenute all'anniversario. Il pentito, un killer mercenario al servizio di chiunque gli pagasse il «giusto» compenso, secondo quanto ha raccontato ai giudici era stato incaricato dal clan Santapaola di eliminare, oltre che Fava, anche un altro politico della Rete, il deputato regionale Enzo Guarnera.tin avvocato che da anni difende solo collaboratori della giustizia: «Per lui era più difficile, perché è sempre sotto scorta», ha detto. Un lavoro da professionista, con una mitraglietta e senza i clamori di un'auto-bomba. Dopo la confessione del killer assoldato dal clan, i due «obiettivi» della mafia sono stati messi sotto più rigida protezione. A Fava, da tre giorni, è stata assegnata un'auto blindata che lo accompagna ovunque e una scorta di quattro poliziotti. A Guarnera è stata rafforzata quella che lo accompagna già da tempo. Fabio Albanese

Persone citate: Claudio Fava, Enzo Guarnera, Fava, Guarnera, Pippo Fava, Santapaola

Luoghi citati: Catania