Elezioni nel Land di Francoforte, è voglia di destra di Emanuele Novazio

Elezioni nel Land di Francoforte, è voglia di destra GERMANIA In discesa anche i democristiani nonostante la campagna elettorale di Kohl, tengono i liberali, avanzano i verdi Elezioni nel Land di Francoforte, è voglia di destra IRepublikaner volano dallo 0,7 all'8%, crollo dei socialdemocratici (-8,4) BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Crollo socialdemocratico (meno 8,4 per cento), caduta dei democristiani del cancelliere Kohl (meno 2,4), grosso successo dell'estrema destra xenofoba dei «Republikaner» (più 7,3), lieve avanzata di Verdi e liberali. Le elezioni locali di ieri in Assia unico appuntamento elettorale di quest'anno e importante test per misurare gli umori nazionali - hanno confermato i tratti principali del panorama politico tedesco: la crisi dei grandi partiti colpiti da una generale crisi di sfiducia, e l'avanzata della protesta, che si esprime soprattutto attraverso la rinuncia al voto (l'affluenza è scesa di undici punti rispetto all'89, dal 78 al 67 per cento, facendo registrare il calo più forte del dopoguerra) e la scelta per l'estrema destra. La sconfitta, nella opulenta regione di Francoforte dove erano chiamati al voto quattro milioni e 300 mila elettori, è pesante soprattutto per l'Spd, il partito che fino a ieri era alla guida del governo locale. Secondo le proiezioni della tarda serata, i socialdemocratici sono scesi dal 44,8 per cento dell'89 al 36,4 per cento. In alcune città la sconfitta è stata una vera disfatta: a Kassel per esempio, dove il crollo sarebbe di quasi il venti per cento; o a Darmstadt, dove la perdita è stata di nove punti. Contro i socialdemocratici hanno giocato anche le recenti rivelazioni sull'«affaire Barchel», uno dei più gravi scandali politici del dopoguerra tedesco: Guenther Jansen, stretto collaboratore del leader socialdemocratico Bjoern Engholm, ha riconosciuto la scorsa settimana di aver versato una quarantina di milioni a uno degli uomini più vicini a Uwe Barchel, l'ex presi¬ dente democristiano dello Schleswig-Holstein trovato morto in un albergo di Ginevra, sei anni fa, dopo avere ammesso di avere orchestrato una campagna di diffamazione contro il suo avversario Engholm. Secondo alcuni responsabili dell'Spd, in seguito a queste rivelazioni andrà ridiscussa la candidatura di Engholm alla Cancelleria, l'anno prossimo. Anche i democristiani di Kohl, all'opposizione nel Parlamento regionale, sono stati penalizzati, ma in misura inferiore: la Cdu, sostenuta negli ultimi giorni della campagna elettorale dalla presenza del Cancelliere rientrato da un lungo viaggio ufficiale in Estremo Oriente, è scesa dal 34,3 al 31,9 per cento. Ma il risultato, che fa seguito a quello negativo dell'anno scorso nel Baden-Wuerttemberg, ha subito spinto alcuni esponenti della direzione del partito a chiedere «una discus- sione sul ruolo di Kohl al vertice della Cdu». Buoni invece i risultati di due partiti minori: i Verdi, finora al governo regionale insieme con i socialdemocratici, sono saliti dal 9,1 all'11,3 per cento (più 2,2 per cento); i liberali dell'Fdp, passati al 5 per cento dal 4,8 per cento di quattro anni, sono rientrati in numerosi consigli comunali. Ma i veri vincitori della consultazione di ieri sono i «Repu¬ blikaner». Quasi inesistenti quattro anni fa, quando avevano soltanto lo 0,7 per cento dei voti, hanno ottenuto ieri l'8 per cento. Un balzo dovuto - secondo il vicesindaco di Francoforte Daniel Cohn-Bendit, ex leader del Sessantotto francese - «non soltanto all'aumento dell'immigrazione, ma anche alle difficoltà economiche e finanziarie provocate dalla riunificazione». Un balzo che modifica il panorama politico della regione, e conferma le simpatie elettoriali di cui il partito di Franz Schoenhuber gode in campo nazionale. Recenti sondaggi assegnano infatti all'«estrema de stra in doppiopetto» una per centuale analoga nel resto del Paese: se si votasse oggi per il rinnovo del Parlamento federale, dunque, i «Republikaner» entrerebbero per la prima volta nel «Bundestag». Emanuele Novazio II cancelliere tedesco Kohl In Assia il suo partito ha perso voti

Luoghi citati: Assia, Baden-wuerttemberg, Estremo Oriente, Francoforte, Germania, Ginevra