Burocrazia dura a morire di Luciano Borghesan

Comune, sindacato dei dirigenti contro la riorganizza2ione Comune, sindacato dei dirigenti contro la riorganizza2ione Burocrazia dura a morire Prevista riunione col commissario «Sia la futura giunta a decidere» Il sindacato dei dirigenti degli enti locali (Direi) chiederà al commissario di lasciare alla futura giunta di Torino il compito di disegnare la nuova organizzazione della macchina comunale. In un incontro che avranno con il dottor Malpica la prossima settimana avanzeranno la proposta di prorogare l'attuale apparato dirigenziale fino al 31 dicembre. L'ipotesi di una ristrutturazione è stata accolta con preoccupazione. I toni sono concilianti ma le disponibilità si limitano a quella di un ragionamento. Perché chiederete al commissario di non dare il via a una risistemazione della struttura? «Noi siamo pronti a discuterne. L'importante - risponde Alfredo Coletta, della segreteria regionale Direi - è che non ci siano pacchetti precostituiti. Abbiamo apprezzato in Malpica la sua apertura, oltreché la conoscenza dei problemi. Non sembra neanche di parlare con il dirigente di un ministero. Ha avuto una lunga esperienza in amministrazioni locali. E si vede». Però, siete perplessi su una ristrutturazione elaborata da lui? «Siamo d'accordo che ci sia una revisione ma riteniamo più opportuno farla quando ci sarà la nuova legge sulla composizione della giunta. Se gli assessorati saranno 8 anziché 16 allora si potrà pensare a come accorpare le deleghe. Non solo: anche il soggetto politico dovrà pronunciarsi. Ad esempio, se gli assessori saranno "tecnici" e quindi persone scelte per le loro competenze professionali perché non lasciare a loro il compito di strutturarsi in base alle esigenze?». Questi sono i ragionamenti che i rappresentanti dei dirigen¬ ti locali hanno già fatto con il subcommissario Laurino, che si occupa del personale. Il dottor Coletta ne ha riferito, l'altro ieri, anche al commissario Malpica. «Sì, gliene ho parlato per cercare di evitare fughe in avanti» dice. Fughe in avanti? Che cosa significa? Il commissario ha intenzione di istituire un nuovo settore all'interno del Comune, che tenga il rapporto con le aziende municipalizzate. Coletta è perplesso: «Proprio mentre si ragiona sulla necessità di accorpare le competenze si va a formare un nuovo servizio, e alla conseguente nomina di un altro capoarea. Non è una contraddizione?». Siete d'accordo sulla riduzione dei supervertici? «Siamo favorevoli alla composizione di un comitato di coordinamento ristretto, una specie di consiglio d'amministrazione, come si ha in un'azienda privata. Ma non diciamo che i dirigenti comunali sono troppi. Nel privato c'è un dirigente ogni 10 dipendenti. Nel pubblico la percentuale è dello 0,30, e a Torino siamo ancora al di sotto di quella soglia». Il commissario che cosa ne pensa? Che cosa dirà al sindacato dei dirigenti quando li incontrerà? ((Ascolterò - risponde Malpica - la loro proposta. Mi pare che sia meglio anche per chi guiderà la macchina trovarla a posto. A quel punto per il politico sarebbe più semplice decidere quali deleghe accorpare. Non avrei dubbi sull'esigenza di riorganizzere la struttura se sapessi di dover essere io a gestire il Comune. Intendo, comunque, fare cose che servono, non creare problemi». Luciano Borghesan Malpica: «Non è meglio preparare la macchina in attesa del nuovo governo?» Il commissario Riccardo Malpica: Con una struttura efficiente al politico sarebbe più semplice lavorare

Persone citate: Alfredo Coletta, Coletta, Malpica, Riccardo Malpica

Luoghi citati: Torino