Da Mediobanca un aiuto all Aga Khan

La Consob convoca per «chiarimenti» i vertici del gruppo La Consob convoca per «chiarimenti» i vertici del gruppo Ciga, un hotel per Cuccia Da Mediobanca un aiuto all'Aga Khan? MILANO. Si ingarbuglia l'affare Ciga. Dopo i dubbi sulla regolarità dei bilanci della società, fatti trapelare da dichiarazioni di Luigi Clementi, amministratore delegato della Situr, la Consob ha deciso ieri la sospensione sia dei titoli Ciga che dei titoli della finanziaria controllante, la Fimpar. Ed ha convocato a Roma i vertici delle due società per «chiarimenti». Sempre ieri fonti Ciga hanno smentito le illazioni. «Per quanto riguarda le affermazioni attribuite aU'anrniinistratore delegato della Situr, non siamo a conoscenza di alcun rilievo in merito agli ultimi bilanci del gruppo, che sono stati regolarmente certificati dalla Price Watherhouse» recita la nota, e conclude: «Non è chiaro a cosa il dottor Clementi si riferisse, e quindi ci asteniamo da qualsiasi ulteriore dichiarazione». Oltre alla convocazione da parte della Consob, l'unica altra notizia certa è che, sempre per lunedì, è fissato un incontro del comitato ristretto delle banche creditrici, formato da Credit, Bnl, Popolare Novara, Banca di Roma, Banca di Sardegna e Barclays. Ma sembra ormai certo che gli istituti di ereditò non siano più disponibili a consentire il passaggio degli alberghi della Ciga alla Situr per 300 miliardi. Benché oberata da mille milairdi di debiti, la catena alberghiera, almeno sulla carta, ha un valore patrimoniale assai maggiore. Ecco i motivi dello stop da parte degli istituti, riluttanti alla svendita. Nel frattempo, dettaglio non trascurabile, conti, bilanci e valutazioni sono stati prèsi in mano da Mediobanca, cui sarebbe ora affidato il compito di trovare delle soluzioni. Cosicché qualcuno ipotizza che le dichiarazioni dì Clementi siano in realtà una sorta di cortina fumogena alzata per consentire alla Situr di ritirarsi dall'affare con una buona scusa, prima di esserne estromessa. D'altra parte, tenendo conto degli ultimi periodi travagliati, è anche probabile che nelle sue parole ci siano elementi di verità. In questo caso, spetterà a Mediobanca un compito di restyling, prima di affrontare le decisioni sul futuro del gruppo. La povera, gloriosa catena alberghiera non conosce praticamente pace da oltre vent'anni. Da quando, entrata nel turbinio degli anni ruggenti della Borsa sindoniana, fu poi rilevata da un gruppo di palazzinari romani guidati da Arcangelo Belli per approdare, nel 1980, nelle braccia dell'allora potentissimo padrone di Europrogramme, Orazio Bagnasco e, successivamente, almeno in parte, della Finbrescia, una società nella quale era presente Mario Dora, oggi padrone di Situr. Nel 1985, con Europrogramme già in difficoltà, Karim Aga Khan acquista da Bagnasco il primo 25% di Ciga, ma sarà poi proprio Finbrescia a cedere l'anno successivo un altro pacchetto che consente al principe ismailita di diventare azionista di maggioranza. Ora, anche per l'Aga Khan è giunta l'ora di abbandonare. Ecco ripresentarsi, sotto il cappello Fintur, il Mario Dora già Finbrescia. Con un'offerta che avrebbe consentito alla finanziaria bresciana di acquistare la catena degli alberghi Ciga, con un accordo che lasciava alla Ciga la gestione. Prezzo dell'operazione: 300 miliardi. Qualcosa non ha funzionato, e le banche creditrici hanno cambito idea. Il placet per la firma con Fintur non è arrivato. Ora ci pensa mamma Mediobanca, [v. s.] KarimAgaKhan

Persone citate: Aga Khan, Arcangelo Belli, Clementi, Cuccia, Karim Aga Khan, Luigi Clementi, Mario Dora, Orazio Bagnasco, Price

Luoghi citati: Bagnasco, Milano, Novara, Roma