«l'italia è a terra ma sta reagendo»
Agnelli: ci sono segnali positivi sulla posizione del nostro Paese in Europa Agnelli: ci sono segnali positivi sulla posizione del nostro Paese in Europa «l/Kqliq è u terra, ma sta reagendo» Il presidente della Fiat: qualcosa è già stato fatto E anche la Confindustria vede un domani meno buio FRANCOFORTE. Da sei mesi a questa parte dall'Italia partono segnali positivi per un miglioramento della posizione del nostro Paese all'interno del Sistema monetario europeo. Così la pensa Gianni Agnelli che - nel corso di una conferenza stampa dell'Associazione per l'unione monetaria europea (Amue), di cui è vicepresidente - ha detto: «Adesso ci troviamo nella posizione peggiore, ma qualcosa già è stato fatto. Riguardo, ad esempio, al sistema impositivo, al sistema di indicizzazione dei salari, alla regolamentazione delle pensioni e in materia di privatizzazioni». Anche se, per quanto riguarda quest'ultimo settore, il presidente (Iella Fiat (come già una settimana fa a Berlino) ha sottolineato la presenza di alcune difficoltà, dovute da una parte all'opposizione dei managers e dall'altra dei sindacati, per i quali si andrebbe incontro ad una perdita di posti di lavoro. Agns|li ha fatto anche notare come le divergenze all'interno dello Sme si accrescano in un periodò di rallentamento economico è le convergenze si rafforzino durante le fasi espansive dell'economia. Al presidente della Fiat è stato infine chiesto se l'Europa potrà beneficiare o meno di una crescita economica degli Stati Uniti. «Non penso - è stata la risposta - che beneficeremo più, come una volta, di questa ripresa». Al cauto ottimismo di Agnelli fa eco quello degli industriali italiani che prevedono nel '93 bilanci migliori rispetto a quelli «neri» dell'anno scorso. Almeno stando ad un sondaggio che L'Espresso in edicola lunedì ha compiuto interpellando 67 dei 155 membri della giunta della Confindustria. L'indagine rivela che soltanto il 27 per cento degli industriali intervistati si attende dall'anno in corso un risultato peggióre rispetto al '92, mentre u 43,5 per cento non prevede variazióni ed il 29 per cento afferma viceversa di aver registrato tra gennaio e febbraio «qualche segnale di ripresa economica». Tra gli. ottimisti, il 38% sostiene di essere stato avvantaggiato dalla svalutazione della lira. Per quanto riguarda l'aspetto politico della situazione italiana, due terzi degli industriali «promuovono» il presidente del Consiglio Giuliano Amato. Il restante terzo, invece, si dice convinto che un allargamento della maggioranza di governo avrebbe effetti positivi sul risanamento economico del nostro Paese. E discrete notizie, infine, per la lira che ha chiuso la settimana a quota 948,25 sul marco tedesco. Partita ieri mattina a 951,50, la nostra divisa ha tratto vantaggio dalle operazioni p/t lanciate dalla Banca centrale tedesca a tassi in calo. Per quanto riguarda il dollaro, spinto al rialzo dalla contrazione dei disoccupati Usa, la lira è stata fissata a fine giornata a 1576,5. [e. f.] Boccata d'ossigeno per la lira che recupera sul marco tedesco COSI' CALANO ! PRONTI CONTRO TERMINE ff Dall'alto Giovanni Agnelli presidente della Fiat e Carlo Azeglio Ciampi governatore di Bankitalia
Persone citate: Agnelli, Carlo Azeglio Ciampi, Gianni Agnelli, Giovanni Agnelli, Giuliano Amato
Luoghi citati: Bankitalia, Berlino, Europa, Francoforte, Italia, Stati Uniti, Usa
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