Il Duemila in Downtown

Da centro di design a polo di ricerca con superprototipi Il Duemila in Downtown Due motori nelle ruote posteriori GINEVRA. La tecnologia italiana, specie nel mondo automobilistico, non ha da imparare niente da nessuno. Anzi. Ne abbiamo una riprova al Salone di Ginevra sia con i prodotti di serie che con le concept-cars. Tra queste, nel campo della trazione elettrica, spicca la Downtown della Fiat: a fronte di proposte di sapore fantascientifico, la mini-vettura si impone per la concretezza delle sue soluzioni, avveniristiche certo, ma impostate su solide basi razionali e con un occhio attento alla fattibilità industriale. E le sue prestazioni (velocità 100 l'ora, autonomia di 190 km in ciclo urbano e di 300 ai 50 km/h costanti) appaiono di tutto rispetto. La Downtown è un'auto progettata per sfruttare pienamente le possibilità offerte dalla trazione elettrica. Delle sue pregevoli caratteristiche strutturali, dello spazio che offre in dimensioni compatte e dei suoi accessori, tra cui uno strumento per la navigazione elettronica, si è già parlato. Approfondiamo qui i dettagli squisitamente tecnici. Batterìa. Com'è noto, costituì-, sce il nocciolo del problema «auto elettrica», perché da essa dipendono le prestazioni. La Fiat ha scelto per la Downtown il sistema che oggi offre la maggior capacità di accumulo dell'energia in rapporto al peso e al volume: la batteria al sodio-zolfo (160 Ah per 165 kg). Si tratta di un tipo ancora sperimentale, ma pur sempre di un progresso nel settore della ricerca: la vera «elettrica» del futuro non potrà certo essere azionata dagli attuali accumulatori al piombo. Motore. Abbiamo l'elemento più innovativo di questa concept-car, in quanto non è più a bordo. Può sembrare paradossale, in realtà ci troviamo di fronte a due propulsori, ciascuno contenuto nelle ruote posteriori. Una soluzione non sconosciuta (Ferdinand Porsche l'applicò per primo), ma qui proposta in modo assai raffinato. Sono motori a corrente alternata trifase con magneti permanenti ad alta efficienza, frutto di tecnologie avanzatissime: così si eliminano differenziale e trasmissione. La potenza continuativa è di 13 Cv e quella massima di 19. Nello spazio reso libero nella struttura trovano facilmente posto altri componenti indispensabili per il buon funzionamento della Downtown. Regolatore elettronico. Il dispositivo, doppio, gestisce i due motori secondo gli input del guidatore. Regola la velocità, controlla che la corrente stia nei limiti di sicurezza, trasforma i propulsori in generatori quando si rilascia l'acceleratore e/o si frena. Infine, inverte il moto per la retromarcia. Caricabatterìa. Ad altra frequenza, consente in 8 ore una ricarica completa tramite presa dalla normale rete a 220 Volt. Pesa solo 7 kg. Servizi. Una batteria a 12 Volt alimenta i servizi di bordo (luci, tergi ecc.). Viene mantenuta sempre carica da uno speciale convertitore che preleva una piccola quantità di energia dalla batteria di trazione. Il riscaldamento è elettrico. Gianni Roglurrti

Persone citate: Ferdinand Porsche

Luoghi citati: Ginevra