La Stampa - Consultazione Archivio

li «Foratimi lusitano» li «Foratimi lusitano» «Scandalizzare è l'unico modo perfar capire cos'è l'Aids» LISBONA Mai una vignetta ha dato tanto scandalo nel cattolicissimo Portogallo. Sdegnate manifestazioni di protesta di fedeli, raccolta di migliaia di firme presentate in Parlamento per restringere la libertà d'espressione della stampa. E mai un cartoon è stato tanto pubblicizzato. Autore della vignetta Scriminata è il più famoso vignettista portoghese, conosciuto con lo pseudonimo di Antonio. Il «Forattini lusitano» si chiama Antonio Antunes, 39 anni. L'«Expresso» colloca le sue sferzanti ed irriverenti vignette nella pagina dedicata agli editoriali, «Quel disegno lo pubblicai in dicembre - spiega Antonio -. E sotto la vignetta pubblicammo anche un documento della Chiesa cattolica portoghese in cui quest'ultima spiegava la sua netta presa di posizione contro l'uso del preservativo. Apriti cielo. I cattolici, che rimasero tanto stupefatti quanto indignati, cominciarono a raccogliere firme per imbavagliare la stampa. Ne hanno raccolte 20 mila, presentate ieri in Parlamento». Ma perché una vignetta tanto forte? «Perché in Portogallo, dove la Chiesa cattolica è molto conservatrice, di preservativi non se ne parla mai, nonostante anche da noi l'Aids sia ormai un gravissimo fenomeno. Ed allora mi è sembrato giusto suscitare il problema, risaltando la più che condannabile posizione della Chiesa». Cosa pensa della grande pubblicizzazione della sua vignetta? «Penso che ho fatto un cartoon molto serio e, modestia a parte, molto efficace. La gente, adesso, parla dell'uso dei preservativi. Con mia grande soddisfazione, poi, ho visto il mio disegno nei telegiornali. Insomma, ne parla tutto il Portogallo. E se se ne parla, un motivo reale e serio deve pur esserci». E qual è stata la sua risposta alla massiccia protesta dei cattolici? «Ho fatto un'altra vignetta. Il tema è ancora il preservativo. Ma questa volta, invece di infilarlo nel naso del pontefice, gli ho messo dentro il palazzo del Parlamento». Gian Antonio Orighi «Predicare la castità non serve a nulla Sono meglio i metodi pratici» La vignetta della polemica apparsa, la prima volta, su l'nExpresso»