Razzi sul bazar 80 morti a Kabul

E' finita la tregua del Ramadan, donne e bambini dilaniati mentre facevano la spesa E' finita la tregua del Ramadan, donne e bambini dilaniati mentre facevano la spesa Roiii sul bazar, 80 morii a Kabul // massacro attribuito agli integralisti islamici KABUL. Nuovo massacro di civili nella capitale afghana. Razzi e proiettili di mortaio sono stati lanciati ieri mattina contro il centro di Kabul. Hanno colpito varie zone della città, ma sono stati devastanti soprattutto nel bazar di Feruzhgar, dove una gran folla di donne e bambini stava facendo la spesa. Le vittime sarebbero complessivamente ottanta e una settantina i feriti. Ma il bilancio è ancora provvisorio e si teme che i morti possano essere ancora di più. Le tracce del massacro sono visibili soprattutto nel bazar: bancarelle devastate, schizzi di sangue sui muri e qua e là una scarpa, un lembo di stoffa, una borsa. Sono immagini che testimoniano l'inferno che si è scatenato ieri mattina contro la popolazione civile afghana. Il bazar è stato colpito a tre riprese da bombe di mortaio e razzi intorno alle nove di mattina, un'ora di grande affollamento. Altri due obici sono caduti nel recinto della moschea di Polo Khishti, la più grande della capitale afghana, e nel quartiere di Microrayon, nel Nord-Est di Kabul. Anche in questo caso le vittime sono, nella stragrande maggioranza, donne e bambini. I colpi, secondo testimoni, sarebbero stati sparati dalle postazioni di Hezb-i-Islami, la fazione integralista ribelle guidata da Gulbuddin Hekmatyar. «Si dicono musulmani ma bombardano le moschee» dice tra le lacrime un uomo che ha visto suo figlio letteralmente fatto a pezzi di fronte alla moschea del mercato. «Non c'è possibilità di sopravvivenza qui per noi» commen¬ ta sconsolato un altro. E' il primo attacco nel centro di Kabul dall'inizio della tregua, decretata una settimana fa dai mujaheddin in segno di rispetto per la ricorrenza del Ramadan. Anche il ministero della Difesa attribuisce la responsabilità dell'attacco alla fazione guerrigliera dissidente Hezb-i-Islami, le cui posizioni nella zona nord della capitale sono state successivamente bombardate per due ore dalle truppe regolari. Ma il leader di Herb-i-Islami, Hekmatyar, ha negato il coinvolgimento delle sue forze nel bombardamento del centro della capitale. Nei sobborghi occidentali di Kabul, ormai praticamente abbandonati dalla popolazione civile, le truppe governative si sono scontrate con quelle di Hezb-i-Wahadat, rivali di Hekmatyar, dopo che i guerriglieri avevano cercato di impadronirsi di postazioni che erano state conquistate due settimane fa dall'esercito. [Ansa-Agi-Reuter-Afp]

Persone citate: Gulbuddin Hekmatyar, Hekmatyar

Luoghi citati: Kabul