Ruspe nel cuore di Damanhur di Lodovico Poletto

Il sindaco di Vistrorio contro la comunità esoterica: «Manca la licenza» Il sindaco di Vistrorio contro la comunità esoterica: «Manca la licenza» Ruspe nel cuore di Damanhur «Il tempio segreto deve essere abbattuto» Rischia di sparire, cancellato da ruspe e bulldozer, il «Tempio dell'uomo», la maxistruttura sotterranea che la Comunità esoterica di Damanhur ha costruito nel cuore delle colline di Vistrorio, in Valchiusella. Un'ordinanza firmata dal sindaco Giorgio Collerio ne ordina l'abbattimento entro il prossimo 30 marzo, «perché è stato realizzato senza tenere conto delle necessarie autorizzazioni». Il provvedimento è già stato sospeso dal Tar. Spiega Roberto Sparagio, addetto stampa della Comunità: «Avevamo chiesto una sanatoria, ma la giunta di Vistrorio non ha preso in considerazione la nostra documenta¬ zione ed ha emesso l'ordinanza. Ora che il Tar si è pronunciato, il Comune ha deciso di respingerla». Se non interverrano, dunque, nuovi elementi il tempio segreto, costruito in quindici anni, rischia davvero di fare una brutta fine. «L'ordinanza era un atto obbligatorio», dice il sindaco Giorgio Collerio. «Anche noi sappiamo che abbatterlo è quasi impossibile; per questo stiamo cercando con la Regione una soluzione adeguata». Ma bisogna fare i conti con una complessa legislazione in materia urbanistica: «Per costruire quel tempio occorreva una concessione edilizia - spiega ancora il primo cit¬ tadino di Vistrorio -, loro non l'hanno mai richiesta. Qualche settimana fa, invece, mi hanno portato una richiesta di sanatoria. A questo punto non ho potuto fare altro che respingerla». A Damanhur, però, la presa di posizione del sindaco è vista in modo decisamente più critico. Nel settimanale interno della Comunità, «Qui Damanhur», Coboldo Melo, all'anagrafe Roberto Sparagio, in un articolo parla di «duro colpo all'amor proprio degli amministratori pubblici» la scoperta di avere nel territorio comunale un tempio unico al mondo. Di qui la necessità di trovare al più presto una via d'uscita ad un «colossale impic- ciò». La presesenza del tempio in località Montiglio di Vidracco era stata negata per anni da Oberto Airaudi, fondatore del gruppo, e da tutti i membri di Damanhur. Questo perché il primo che ne aveva pubblicamente parlato era stato Filippo Cerutti, ex damanhuriano, che aveva visto costruire la prima parte della struttura. «Cerutti - racconta Oberto Airaudi - ha potuto vedere solo le prime stanze. Il resto è stato costruito in tempi successivi». L'esistenza di quella struttura sotterranea era stata svelata dal capo carismatico del gruppo nell'autunno scorso, per allontanare sospetti ed illazioni: «Durante la costruzione non ci sono mai state vittime - aveva detto Airaudi -. Quel luogo, a trenta metri sotto terra è il posto adatto alla meditazione; è il nostro centro di culto». Le volte del tempio, realizzate con le tecniche del mosaico di vetro, le stanze adornate con oro e mosaici, le scritte sui muri (in lingua damannuiiana) e i disegni sulle pareti, vagamente egizi, rappresenterebbero una sintesi della filosofia del gruppo, dedito soltanto alla meditazione e allo studio delle religioni. «Ci hanno accusato - spiega ancora Airaudi - di avere una condotta sessuale discutibile. Noi invece pratichiamo soltanto il controllo delle nascite. La pianificazione familiare è un segno di civiltà; nessuno si sognerebbe di inibire l'atto sessuale». Insomma Damanhur è una comunità organizzata: «L'individuo ha la sua autonomia sociale e finanziaria - spiegano ancora nella Comunità -, per poter sopravvivere ci siamo dovuti organizzare e dare delle norme, non sono assolutamente restrittive». Lodovico Poletto

Luoghi citati: Damanhur, Vidracco, Vistrorio