Traffico di armi 5 arresti

Mitragliatori, bombe a mano e pistole dai Paesi dell'Est Mitragliatori, bombe a mano e pistole dai Paesi dell'Est Traffico di armi/ 5 arresti Intera famiglia finisce in manette La madre, 58 anni, era il «corriere» «Trecce», «limoni», «caramelle» e «mele siciliane» in gergo significavano mitragliatori, bombe a mano, pallottole e pistole. Sei mesi di indagini fra Italia e Belgio hanno permesso agli agenti della Mobile di scoprire un traffico internazionale di armi dai Paesi dell'Est, e di cocaina dalla Colombia (attraverso l'Olanda). Un «mercato» gestito da una famiglia siciliana con basi in Piemonte e in Belgio. A Torino sono stati arrestati Santo Nicosia, 28 anni, nato a Charleroi e considerato la mente, la moglie Patrizia Giacoia, di 28, il fratello della donna, Vito, 26 anni, Gaetano Scalia, 27 anni, e la madre di Nicosia, Angela Vazzano, 58 anni, che risiede in Belgio a Charleroi. Sono stati presi il 12 febbraio scorso in un alloggio di via Filadelfia 42, con un blitz della sezione anticrimine diretta dal dottor Di Cicco. In una borsa i cinque arrestati avevano due pistole di fabbricazione cecoslovacca calibro nove con la matricola alterata, 49 proiettili dello stesso calibro, un telefono cellulare e 130 mila franchi belgi. «Corriere» della merce, la madre di Nicosia, appena arrivata in treno dal Belgio. A San Mauro, in casa di Vito Giacoia, sono stati sequestrati 70 grammi di cocaina oltre a una Derringer calibro 22. Per questo motivo Giacoia e gli altri sono anche accusati di detenzione di sostanze stupefacenti. Nel corso dell'operazione anticrimine - nome in codice «Napoleone» - è stato arrestato dalla polizia belga, per concorso in rapina, Pedro «Pierre» Linares Marcovecchio, 24 anni, considerato il fornitore delle armi. In carcere in un primo tempo era finita anche una settima persona, poi rilasciata: Maria Nico- sia, 35 anni, sorella di Santo e moglie di Gian Marco Scalitti, condannato nel dicembre '92 dalla prima corte d'appello di Torino a 30 anni di carcere per l'omicidio di un poliziotto in una rapina miliardaria in Belgio. Le indagini - ancora in corso e con l'appoggio della polizia giudiziaria di Bruxelles - hanno portato alla luce anche un traffico di auto rubate e di falsi documenti. E a Santo Nicosia, che si dichiarava commerciante di auto, seppur sprovvisto di licenza, sono state sequestrate una Thema Ferrari, un'Alfa 164 e un fuoristrada Toyota. Ivano Barbiero Da sinistra Santo Nicosia, 28 anni, considerato la mente della gang e Vito Giacoia, 26 anni