San Patrignano in moto contro la droga

San Patrignano in moto contro la droga TOSSICODIPENDENTI E SPORT La Comunità di Vincenzo Muccioli abbinata al team Scot di Bruno Casanova aspirante iridato San Patrignano in moto contro la droga L'officina del centro fornirà giovani meccanici e carrozzieri SAN PATRIGNANO. «Non è la prima volta che affronto il problema della droga. Ho perso due cari amici d'infanzia. Persi due volte, quando hanno imboccato quel vicolo cieco, e quando la droga li ha uccisi. Con uno di loro avevo cercato di trovare una via di salvezza. Non ci sono riuscito, il tentativo mi parve un'impresa impossibile. Adesso so che non è così, adesso vedo che quello che stiamo facendo serve veramente a qualcosa». Bruno Casanova, romagnolo di Cervia, 29 anni, uno dei pDoti favoriti per la conquista del titolo mondiale di motovelocità classe 125, scruta emozionato e felice le quasi duemila persone riunite per il pranzo nell'enorme sala del Centro di San Patrignano. Una parte dei 2600 ospiti della Comunità di Vincenzo Muccioli divenuti tutti, nel giro di poche ore, affettuosi sosteni- tori, in qualche caso collaboratori, del pilota italiano. La sua squadra, il team Scot, si è abbinata con San Patrignano nell'ambito di un'iniziativa che non solo porterà il nome della Comunità sulle piste di tutto il mondo, ma che offrirà ad alcuni degli ospiti del Centro per il recupero dei tossicodipendenti, nuove opportunità di lavoro e dunque di reinserimento nella società. «I ragazzi della nostra officina hanno provveduto alla realizzazione ed alla verniciatura delle carenature delle moto (le Aprilia 125 ufficiali, ndr) e dei mezzi di trasporto del team. Altri si occuperanno dell'ufficio stampa e di iniziative promozionali della squadra anche sui campi di gara. Presto alcuni meccanici collaboreranno con il reparto corse del team e lo stesso faranno gli esperti di informatica che si occuperanno dell'analisi dei dati rilevati in telemetria», ha spiegato Vincenzo Muccioli presentando l'iniziativa assieme con i responsabili della squadra. «Drug kills, choose life», la droga uccide, scegli la vita, è lo slogan riportato sulla carenatura dell'Aprilia che Bruno Casanova porterà sulle piste di tutto il mondo. «Sono notoriamente un superstizioso - ricorda -, al punto da portarmi un ferro di cavallo nascosto nella tuta. Ma anche al punto di credere che, se tante persone, contemporaneamente, pensano tutte ad una stessa cosa, questa finisca per realizzarsi. Io credo che ad ogni Gran Premio almeno duemila persone, tutte insieme, pregheranno per una mia vittoria: i ragazzi di San Patrignano». Che una sorta di «Casanova fans club» sia sbocciato all'improvviso è confermato da Riccardo, 28 anni, di Cesena, ospite da oltre quattro anni di San Patrignano, che ieri è stato per tutta la durata del pranzo accanto a Casanova. «Quando ero ragazzetto amavo lo sport poi ho cominciato a bucarmi. Quanto ci accingiamo a fare con la sua squadra mi dà più fiducia per le nostre possibilità di un futuro reinserimento nella società». Carlo Ganzano ■DftCtftux Bruno Casanova, romagnolo, 29 anni, uno dei piloti favoriti per la conquista del mondiale classe 125: «La droga ha ucciso due miei cari amici d'infanzia»

Persone citate: Bruno Casanova, Carlo Ganzano, Casanova, Vincenzo Muccioli

Luoghi citati: Aprilia, Cervia, Cesena