Il Torino alzo bandiera verde di Franco Badolato
Granata falcidiati da infortuni e squalifiche: Mondonico chiama i ragazzini Granata falcidiati da infortuni e squalifiche: Mondonico chiama i ragazzini Il Torino alzo bandiera verde Contro il Pescara, Cois e Sottil con Fortunato libero Dentro pureAnnoni e Casagrande ancora acciaccati TORINO. La Fifa vuole imporre un tetto al numero dei giocatori di prima squadra? Mondonico e Galeone, di certo, sorrideranno amaro, oggi pomeriggio, nel compilare le formazioni da consegnare all'arbitro Arena. Nel Torino, recuperati in extremis, ma fra vari dubbi, sia Annoni sia Casagrande, sono fuori gli infortunati Aloisi e Silenzi e gli squalificati Mussi, Bruno e Fusi. Mai in questo campionato erano mancati tutti insieme tre difensori titolari su quattro. E nelle file del Pescara sono cinque i titolari in infermeria: all'ultima ora si è aggiunto il forfait di Ferretti a quelli già previsti di Dicara, Righetti, Palladini e Zironelli. Inoltre Mendy è in Senegal per le qualificazioni mondiali e Allegri sconta un turno di squalifica. Mondonico partirà per la prima volta dall'inizio con Fortunato libero: «Non è un problema, si è sempre disimpegnato benissimo là dietro, forse è anche più bravo che da centrocampista, avendo una limpida visione di gioco». E con i giovani Cois e Sottil a dover sostenere Annoni, giudicato dal dottor Bianciardi abile soltanto al 60 per cento. In panchina un ragazzo del '74, Falcone, prelevato da una squadra dilettanti di Pescara. E' l'unico marcatore di riserva a disposizione di Mondonico. In avanti Casagrande non è al meglio, c'è il rischio di dover ricorrere a Poggi. E' una panchina imberbe, che fa dire al tecnico, sempre attento alle coincidenze squadra-società: «In perfetta linea con il nuovo look (in riferimento ai giovani appena arrivati al fianco di Goveani, ndr)». Galeone è costretto a far esordire in serie A il difensore De Juliis, 22 anni, e ha altri tre giovanissimi in panchina oltre a Bivi, meno considerato di Borgonovo e Massara. Perfino Annoni, uno che1 di solito non si spaventa di fronte all'emergenza, si lascia scappare: «E' una sfida da ospedale da campo, fra sopravvissuti a una battaglia. E noi, in parte, lo siamo, da tre anni è un continuo stillicidio di forze. Ma se andrà bene chi parlerà degli assenti? Noi abbiamo una difesa a rischio, è vero, ma il Pescara oggettivamente sta peggio». E allora? Niente scuse. Spiega Mondonico: «Lo so che la partita è di quelle che possono essere prese sottogamba. Inoltre siamo alla vigilia di impegni che hanno un certo fascino, tipo il doppio confronto di Coppa Italia con la Juventus. Per questo esigo particolare attenzione, non è una gara facile, come qualcuno può pensare». Mondonico conosce bene Galeone. Ricorda: «Sono stato il suo vice e calciatore part-time alla Cremonese. Era l'autunno del '78, squadra in CI. Poi Galeone venne esonerato (dissidi con Luzzara, ndr), io ottenni il patentino e smisi di giocare. Non attuava la zona allora. E mi ha insegnato molte cose». Non come battere la sfortuna. Domani, dopo Aloisi che ha praticamente chiuso la stagione, toccherà a Silenzi andare sotto i ferri. L'attaccante sarà sottoposto a un intervento chirurgico allo zigomo presso la clinica del prof. Busca. Il dottor Bianciardi: «E' una frattura scomposta, in teoria ci vuole un mese per guarire, ma è inutile sbilanciarsi, molto dipenderà dal giocatore, da come reagirà al timore di subire scontri di gioco». Insomma, anche per Silenzi non saranno tempi brevi. Franco Badolato Cois, a fianco, e Sottil, sotto. i giovani chiamati a dare una mano al recuperato Annoni; in alto. Poggi
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