Il caro auto doppia l'inflazione di Eugenio Ferraris

L'analisi dell'Aci sulle variazioni dei costi: cinquanta lire in più a ogni chilometro L'analisi dell'Aci sulle variazioni dei costi: cinquanta lire in più a ogni chilometro Il caro auto doppia l'inflazione Sulle utilitarie ilpesò dell'aumento boom del '92 ROMA. In un anno il costo chilometrico di un'automobile di media cilindrata è aumentato di 50 lire. Mezzo milione in più per percorrere 10 mila chilometri, tanti quanti ne «macina» l'automobilista italiano medio. E' il risultato, scoraggiante, al quale è arrivato l'ufficio studi dell'Aci che ogni anno aggiorna il caroauto prendendo in esame tutto quanto comporta l'esercizio di un mezzo: acquisto, benzina, assicurazione, Iva, ricambi. Gli analisti dell'Aci sostengono che i costi riferiti ad una vettura di media cilindrata (da 1000 a 1500 centimetri) sono pari a 5,8 milioni di lire per 10 mila chilometri e che l'aumento dal gennaio '92 al gennaio '93 è pari all'8,59%, doppio dell'inflazione. Paradossalmente, l'aumento percentuale cresce con il diminuire della cilindrata. Per una vettura al di sotto dei 1000 cm, il costo sulla base dei 10 mila Km è di 4,8 milioni, il 10,19% in più rispetto a un anno fa. Il mensile «Quattroruote» ha preso a sua volta in esame l'andamento degli ultimi 10 anni ed è giunto alle conclusioni illustrate dalla tabella. Nel 1983 il costo chilometrico di un'auto del segmento B, 1000 centimetri di cilindrata (Fiat Uno) calcolato su un periodo di esercizio di tre anni per 45 mila chilometri complessivi, era di 241 lire, 141 per spese fisse e altre 100 per spese di gestione. A inizio '93 quello stesso chilometro costa 351 lire: 227 per spese fisse, 124 per gestione. E' chiaro, a questo punto, che sono state le spese fisse ( + 60%) a far lievitare i costi complessivi di esercizio di quel tipo di automobile. Approfondendo l'analisi, «Quattroruote» elenca gli altri aumenti intercorsi dal febbraio di dieci anni fa ad oggi. La benzi¬ na: costava 1165 lire al litro, oggi 1500; l'auto: meno di otto milioni nell'83, poco più di 13 nel '93 (ma nel frattempo il «prodotto» si è arricchito di motore ad iniezione, quinta marcia, catalizzatore, tutte cose che hanno un controvalore elevato in termini di quattrini); il pedaggio chilometrico in autostrada, passato dalle 45,5 lire di allora alle attuali 73,4. Aumenti rilevanti, ma decisamente inferiori all'aumento del costo della vita che nell'ultimo decennio è stato (dati Cariplo) del 189%. Cifra sfiorata, invece, dal bollo di circolazione, trasformato in tassa di proprietà: «valeva» 33 mila lire nell'83, costa oggi 93.840 lire. Cioè +184,4%. Il resto è recente, legato alle pericolanti finanze dello Stato. La patente: la «C», nel '91, esigeva un bollo da 18 mila lire; dall'anno scorso uno da 50.000. Per le auto di grossa cilindrata è scesa l'Iva, ma è comparsa la tassa del lusso. Una storia senza fine, dove il «cattivo» è sempre l'automobilista. Eugenio Ferraris MANUTENZIONE SEMPRE PIÙ' CARA COSTO TOTALE (LIRE AL KM) SPESE FISSE (LIRE AL KM)

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