Anche il pds nella bufera

Ordine di custodia cautelare per la persona che indicò il conto svizzero: si costituirà domani Ordine di custodia cautelare per la persona che indicò il conto svizzero: si costituirà domani Anche il pds nella bufera Occbetto s'infuria: smentisco tutto MILANO. Il pds smentisce, Occhetto preannuncia querele, ma intanto la magistratura di Milano ha firmato un ordine di custodia cautelare contro un «emissario» del partito. Così questa persona è stata definita da Lorenzo Panzavolta, presidente della Calcestruzzi, che gli pagò una tangente di oltre seicento milioni. Su un conto svizzero. Il manager del gruppo Ferruzzi era stato arrestato il 30 gennaio scorso: subito scarcerato, il tempo di raccontare di una tangente da un miliardo e duecento milioni ciascuno pagata a de e psi. Poi Panzavolta viene riascoltato e si scopre che un'analoga tangente era stata promessa anche al pci-pds. Questo per far sì che il consiglio di amministrazione dell'Enel approvasse l'appalto di desolforizzazione di alcune centrali a favore della Cifa, una società del gruppo. «Nel 1990 - racconta Panzavolta - mi contattò una persona. Ci incontrammo in un bar. Qui mi disse che dovevo dare a lui la parte di tangente spettante al pei. Mi fornì il numero di conto e l'indirizzo di una banca svizzera». Il manager - questo almeno il suo racconto - da un'altra società all'estero versa su quel conto 621 milioni: la metà della tangente concordata. L'altra metà avrebbe dovuto pagarla nella primavera del '92: però lo scandalo era già esploso e non ci fu seguito. E' vero ciò che racconta Panzavolta? E' vero che la sua azienda, che assieme all'Ansaldo aveva acquistato il brevetto da una società giapponese, vinse l'appalto, votato all'unanimità dal consiglio di amministrazione dell'Enel. In quanto alla tangente del pci-pds se ne saprà di più domani. La persona colpita dal mandato di cattura ha infatti fatto sapere che si presenterà in Procura proprio lunedì. E pare non abbia intenzione di fare un lungo soggiorno tra i topi di San Vittore: il che significa che avrebbe intenzione di collaborare. Ma il pds ha già inviato smentite su smentite. Comincia l'ufficio stampa, con un comunicato: «La notizia su un conto svizzero pds è del tutto falsa e priva di fondamento. Come è del tutto infondata la notizia di una tangente legata ad appalti Enel». Ulteriore precisazione: «La notizia vale anche a proposito di un presunto conto svizzero intestato al pei». In serata poi è il segretario del partito, Achille Occhetto, che in tono secco, dai microfoni di Italia Radio, dice: «A me non risulta nulla di tutto questo e soprattutto smentisco nel modo più categorico. Quereleremo tutti coloro che parlano del fatto che esista un conto in Svizzera intestato al pds». In attesa di quanto avverrà domani, neppure ieri l'inchiesta si è fermata. Dell'Osso ha ascoltato per ore Silvano Lari- ni, argomento il conto Protezione. A San Vittore è entrato Luigi Caprotti, concessionario dell'Iveco per la provincia di Milano: è accusato di corruzione per una tangente di 50 milioni versata - secondo la sua testimonianza - ad Antonio Brambilla, ex presidente dell'Amsa (servizi ambientali) di Milano, per ottenere l'appalto dei camioncini per i rifiuti. Caprotti era già finito in carcere nel luglio scorso per le tangenti all'Atra ed il suo nome era riapparso in questi giorni in relazione all'arresto dei dirigenti Fiat Mattioli e Mosconi. Un inquisito è entrato in carcere, un altro è uscito: Mariano del Papa, ex direttore generale dell'Anas, ha ottenuto infatti gli arresti domiciliari. Dopo aver ammesso una tangente dall'imprenditore bresciano Giovanni Defendente Marniga, dopo aver ammesso altre bustarelle per i lavori in Valtellina e dopo aver fornito chiarimenti sull'assegnazione degli appalti all'Anas. «Chiarimenti» hanno voluto spontaneamente fornire anche il sottosegretario ai Trasporti Cesare Cursi, democristiano, e il senatore missino Giuseppe Resta. Il primo ha ricevuto un avviso di garanzia per gli appalti a Roma della società Intermetro. Il secondo, chiamato in causa dall'ex assessore provinciale Angelo Rossi (psi), sostiene invece di aver ricevuto l'informazione «a mezzo stampa». E, adesso, si lamenta: «Quando capitano queste cose la gente ti dà subito del ladro. Ieri sera mi hanno rotto i vetri dell'auto. C'è un clima assurdo». Susanna Marzolla Manager di Ferruzzi dice: nel '90 versai 621 milioni al pei Di nuovo arrestato Caprotti (Iveco) Lorenzo Panzavolta, presidente della Calcestruzzi Ha raccontato di aver trattato con un «emissario» del pei una tangente per appalti che l'Enel stava per concedere Da sinistra, Occhetto e Silvano Urini L'amico e collaboratore di Craxi ieri è stato ancora interrogato dal magistrato Dell'Osso

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