Bomba Ira al mercatino del sabato di Fabio Galvano

Bomba Ira al mercatino del sabato Bomba Ira al mercatino del sabato A Londra, falsa indicazione per attirare la folla LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE S'intensifica l'offensiva dell'Ira. Dopo le bombe di Warrington, che nella notte fra giovedì e venerdì avevano distrutto un gasometro, un'altra bomba è esplosa ieri in una via di Londra. Questa volta, però, ci sono stati 18 feriti, due dei quali gravi. In quella che la polizia condanna come «un'azione vile», volta a provocare il maggior numero possibile di vittime, la telefonata dell'Ira aveva dato false indicazioni. Numerose persone, fatte sgombrare dalla zona in cui ci si attendeva l'esplosione, si sono dirette proprio verso il tratto di via dove era stata invece collocata la bomba. In quel momento la Camden High Street era piena di gente: lo shopping del sabato, ma anche la vicinanza del caratteristico mercatino di Camden Lock, avrebbero potuto provocare un'ecatombe. Fra i feriti ci sono due bambini e un poliziotto. Le più gravi sono una donna, che ha avuto una gamba frantumata, e una sua amica che è stata ferita agli occhi. La bomba era stata collocata in un cestino dei rifiuti, a circa 400 metri dal luogo dove la telefonata dell'Ira - con i codici di riconoscimento concordati, identificabili dalla polizia - ne aveva indicato l'esistenza. Le telefonate, anzi, erano state due: entrambe da parte dello stesso uomo, con un forte accento irlandese. Nella prima egli aveva indicato l'imminente esplosione presso un fast food il Kentucky Fried Chicken - di Oxford Street. La polizia, prontamente intervenuta, aveva già avviato lo sgombero di quella zona quando l'uomo ha ritelefonato, per dire di essersi sbagliato: la bomba era sì in prossimità di un Kentucky Fried Chicken, ma in Camden High Street e non in Oxford Street. Una differenza di alcuni chilometri. Anche a Camden la polizia, ormai pratica di tali operazioni, era già riuscita ad allontare la folla. Ma, almeno in parte, nella direzione sbagliata. «Non posso immaginare alcuna azione più turpe per colpire la gente», ha commentato il comandante Bernard Luckhurst, che dirigeva l'operazione di salvataggio: «E' stato un vero miracolo se il numero dei feriti non è molto più alto». La polizia prosegue intanto le indagini per il grave attentato di Warrington, nel quale un poliziotto era stato ferito con tre colpi d'arma da fuoco dopo avere intercettato per puro caso i terroristi che si preparavano a fare esplodere il gasometro. Dei tre banditi, inseguiti e bloccati su un'autostrada presso Manchester, due erano stati catturati e sono stati portati ieri a Londra, dove il loro interrogatorio prosegue alla centrale di polizia «ad alta sicurezza» di Paddington. Il terzo bandito, che era riuscito a fuggire nei campi, non è stato ancora ritrovato. Fabio Galvano

Persone citate: Bernard Luckhurst, Lock

Luoghi citati: Londra, Manchester, Oxford Street