Contro il voto a maggio i missini ricorrono al Tar

Contro il voto a maggio i missini ricorrono al Tar Novelli risponde al psi: «Non sono io il bifronte» Contro il voto a maggio i missini ricorrono al Tar Contro il rinvio delle elezioni i missini ricorrono al Tar. Lo dichiara il segretario provinciale Agostino Ghiglia che aggiunge: «Nonostante la vergognosa decisione del Governo, avevamo presentato le liste. Il decreto, non essendo ancora pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, è intervenuto quando i comizi erano già stati convocati». I verdi-verdi annunciano che denunceranno il ministro dell'Interno per «grave turbativa elettorale». L'ex assessore municipale Lupi chiede «il rimborso delle spese sostenute dal movimento per preparare le liste: 3 milioni 80 mila lire». L'ex sindaco Diego Novelli, capogruppo della Rete a Montecitorio, risponde ai socialisti che l'hanno definito «bifronte» per l'atteggiamento tenuto sul rinvio delle elezioni. Scrive: «L'iniziativa di accorpare le scadenze elettorali in due turni annuali e di conseguenza far slittare il voto di Torino al fine di poter utilizzare la nuova legge per l'elezione del sindaco (oggi all'esame del Senato) è stata assunta in Parlamento dal sottoscritto con 2 atti precisi: un ordine del giorno e un emendamento alla legge Ciaffi». Con queste due proposte la Rete chiedeva che fosse il Parlamento ad approvare il rinvio, «rifiutando, come per Varese e per Monza, il decreto, perché viola la Costituzione» afferma Novelli che definisce «bifronti, coloro che considerano la Costituzione un oggetto ingombrante e lo Stato di diritto uno strumento flessibile secondo le circostanze e le convenienze».

Persone citate: Agostino Ghiglia, Ciaffi, Diego Novelli, Lupi, Novelli

Luoghi citati: Monza, Torino, Varese