Enimont, avviso a Gardini

Enimont, avviso a Gardini Enimont, avviso a Gardini Sott'incbiesta senatore del msi La folla insegue De Michelis MILANO. Ancora una giornata calda sul fronte delle tangenti. Per il filone Enimont, ieri un avviso di garanzia è stato recapitato a Raul Gardini e Sergio Cragnotti, che si vanno così ad aggiungere a Lorenzo Necci, raggiunto ieri dal provvedimento. Sempre per la vicenda Enimont, da ieri l'ex presidente della Montedison Giuseppe Garofano è considerato ufficialmente un latitante ricercato dalla giustizia italiana. «Mani puhte» ha poi sfiorato anche Tinsi: l'ex assessore provinciale Angelo Rossi, socialista, ha chiamato in causa il senatore missino Lorenzo Resta: «Gli diedi una tangente di 80 milioni» afferma Rossi, riferendosi a una fornitura di gasolio alle scuole. Il senatore ha smen¬ tito sdegnosamente e si è autosospeso dal partito. Ieri è anche stata la giornata degli interrogatori eccellenti e l'ex ministro degli Esteri Gianni De Michelis ha passato un brutto quarto d'ora. Dopo essere stato ascoltato dal giudice Carlo Nordio, è stato inseguito per le calli dai veneziani. Quasi duecento persone, che hanno sorpreso il vicesegretario del psi all'uscita da una porta secondaria, a fianco della Basilica di San Marco: è riuscito appena in tempo a saltare su un motoscafo. Ascoltato pure il cassiere della de Severino Citaristi, che con una deposizione spontanea a Di Pietro ha ammesso che la de incassava «in nero». SERVIZI ALLE PAGINE 6,7 E 8

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