La Lega maramaldeggia di Gianni Bisio

La Lega maramaldeggia La Lega maramaldeggia Contro Astore in carcere per tangenti Soltanto l'ex maresciallo dei carabinieri Germano Tessari, indipendente ex psdi, uno degli uomini di Dalla Chiesa, ha difeso apertamente Ezio Astore, il vicepresidente de della Provincia arrestato il 13 febbraio per lo scandalo di Asti, vittima di un attacco personale - giudicato da molti «ignobile» - da parte della consigliera della Lega Nord, Maddalena Corsiatto. Tessari non ha usato mezzi termini, perché, pur nascondendosi dietro le metafore di una favola cinese, ha dato della «scimmia» alla collega di consiglio, la più anziana dell'assemblea (69 anni). Che gli ha risposto con velenoso bigliettino, annunciando che è seduta sulla riva del fiume «in attesa dei cadaveri dei partiti». La reazione dell'ex maresciallo è stata provocata da una durissima lettera che la Corsiatto ha distribuito prima della seduta, nella quale contestava la solidarietà espressa ad Astore «sul piano umano e personale» da alcuni colleghi. Nella missiva - che potrebbe provocare una querela - il vicepresidente viene definito «arrogante, addirittura villano, trincerato in una superbia che gli deriva dal potere». Tutto, pare, per una banale questione di Il de Franco Campia: in ■Provincia sostituirà Astore alla Viabilità strade a Germagnano (collegio della Corsiatto) di cui Astore non si sarebbe occupato a sufficienza. La consigliera leghista afferma anche di aver pronosticato quanto sarebbe successo ad Astore il 13 febbraio (l'arresto) e conclude: «Qualche volta Dio prende l'aspetto del magistrato». La reprimenda non è piaciuta a nessuno, neppure a chi, nella minoranza, ha spesso attaccato il vicepresidente, come i Verdi. Ma solo Tessari ha reagito duramente: «Ho avuto pietà anche degli uomini che ho arrestato io stesso e sono andato a trovarli in carcere: non ci si può comportare in questo modo verso chi è privato della libertà» ha spiegato. Dalla seduta di ieri è emerso il nome del futuro assessore al¬ la Viabilità: come previsto sarà il de Franco Campia, 48 anni, ingegnere, funzionario comunale che si è occupato del piano regolatore di Torino. La vicepresidenza andrà invece al de Caludio Bonansea, assessore all'agricoltura da 8 anni. Il minirimpasto è all'ordine del giorno martedì: nel frattempo dovrebbero arrivare le dimissioni di Astore, tuttora alle Vallette. Il dibattito sulla vicenda Astore è scivolato nella tranquillità, a parte pochi momenti di tensione tra de e sinistre per una battuta sui presunti finanziamenti in rubli al pei del passato. Il presidente Ricca ha chiarito che «non si vuole far finta che non è successo niente», ma che comunque occorre andare avanti nel governare. Gli ha fatto eco il de Bottino: «Vogliamo creare un gran falò, o far funzionare quel residuo di istituzione che ci resta?». Controcorrente l'intervento di Campia, che ha parlato di «momento molto positivo» perché la politica ha scoperto la sua malattia (il clientelismo affaristico) ed ora può curarla. Il dibattito si concluderà martedì. Il pds chiede dimissioni della giunta e maggioranza diversa. Gianni Bisio

Luoghi citati: Asti, Germagnano, Torino